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- 06/06/2008 Gara Uno -
Game Intro - Lakers e Celtics per arrivare sino alla fase finale del torneo versione 2008 hanno vissuto un cammino diametralmente opposto che ora andiamo brevemente a ripercorrere. Il primo turno dei Giallo-Viola si e’ aperto con un deciso 4-0 ai danni di una Denver mai in partita. Gli ottavi di finale dei Celtics invece sembravano destinati ad essere una normale prassi: Boston, forte di oltre 60 vittorie stagionali, incontrava Atlanta, squadra classificatasi nelle ultime giornate di campionato e dopo quasi 10 anni di assenza ai playoffs, ed Il 4-0 veniva dato per scontato da tutti. Purtroppo per i tifosi Bianco-Verdi ci sono volute sette partite per eliminare gli Hawks e altrettante per sbarazzarsi dei Cavs, vice campioni Nba, al secondo turno. Per i Lakers la semi finale e’ stato il passaggio piu’ “duro”: sei partite infuocatissime, vittorie arrivate sempre con uno scarto ridotto, contro i Jazz di Jerry Sloan. Piu’ difficile a dirsi che a farsi la sfida con gli Spurs: i campioni Nba in carica sono stati “asfaltati” per 4-1 nelle finali della Western Conference. Dall’altra parte Boston, che approdava in finale con un record di 0 sconfitte in casa e 0 vittorie in trasferta, ha eliminato i Bad Boys di Detroit con un 4-2. Dunque la finale mette a confronto la squadra piu’ riposata (i Lakers con 15 partite) contro quella piu’ logorata (Boston con 20). Giocare molto partite nei playoffs, pero’, non sembra e’ una cosa negativa: forgia il carattere dei giocatori e li prepara per le sfide decisive. Oltre a questo i Bianco-Verdi dispongono del fattore campo, cosa da non sottovalutare perche’ in casa hanno perso appena una partita, del difensore dell’anno (Kevin Garnett) e sono una squadra costruita apposta per vincere. Tuttavia nemmeno i Lakers, dati dagli esperti come favoriti, sono da sottovalutare: Kobe Bryant, MVP della stagione, vuole vincere dopo anni di “buio” e per la prima volta senza Shaq, l’integrazione con Gasol (arrivato a stagione in corso) e’ avvenuta al 100%, e soprattutto nel corso dei playoffs hanno dimostrato di avere il “Killer Instinct” per lottare e vincere fuori casa pure le partite chiave. Tutto questo senza dimenticarsi che l’ago della bilancia “esperienza” pende in loro favore: Bryant e Fisher hanno vinto complessivamente sei titoli, Walton era nella squadra finalista 2004 e Coach Phil Jackson conosce il clima delle finali come le sue tasche dato che lo ha affrontato per 10 volte (9 volte e’ uscito vittorioso e solo in un’occasione, 20004, sconfitto). A proposito di Phil Jackson: se riuscisse a vincere arriverebbe a quota 10 superando proprio il mitico Red Auberbach (coach storico dei Celtics mancato lo scorso anno) come allenatore piu’ vincente nella storia della Nba. Dunque le sfide non mancano: che vinca il migliore e ancora una volta… Enjoy The Game!

Nba Finals 2008

Lakers @ Celtics
TD Banknorth Garden, Boston MA


L.A. Lakers
Vs.
Boston Celtics
88
98
1 st) Nei quintetti base di entrambe le formazioni non si registra nessuna novita’ mentre i Lakers sorprendono la difesa di Boston accantonando, per un attimo, il triangolo offensivo per applicare il “pick and pop”. Gasol, Fisher ed Odom macinano subito un 6-2 mentre i padroni di casa fanno i conti con il clima delle Finals (1/4 dal campo). Ray Allen e Paul Pierce non attendono oltre e spezzano la loro “castita’” facendosi vedere sul -1. A proposito di tensione Fisher, nonostante 3 anelli, 4 finali disputate e 6 liberi sbagliati in tutti i playoffs 2008, dalla linea della carita’ fa 0/2 e Rondo ringrazia insaccando il primo vantaggio de Celtics: 7-6. Radmanovic e Gasol, a -7.44, sono di nuovo al comando (10-8) tuttavia gli uomini in maglia bianca non hanno la minima intenzione di arrendersi. Anzi un KG da manuale supportato da un Ray Allen in versione “Sonics” salgono in cattedra con un 13-4 costringendo Phil Jackson al time-out: 21-14, +7 Bostons, -3.07. Farmar e Vujacic fanno il loro ingresso dalla panchina ed il loro impatto sulla partite si nota subito: in coppia segnano 5 punti filati quindi Kobe (sinora 0/7) si sblocca e a -1.17 il tabellone torna in perfetta parita’: 21-21. P.J. Brown segna l’ultimo canestro del quarto e chiude: 23-21.

2 nd) L’avvio della seconda frazione di gioco e’ caratterizzato dalla panchina dei Bianco-Verdi: le riserve, finora “nulle”, trovano in Powe e soprattutto nel veterano Cassell le bocche di fuoco per ribattere a Turiaf e Odom estendendo la leadership sul +5: 24-29, - 8.46. Dopo un primo quarto abbastanza “appannato” Da Fish suono la carica e si riscatta concretizzando 5 punti (gli altri 2 sono di Turiaf su assists di Luke Walton) del mini-parziale 7-3 con il quale, a -7.25, i Giallo-Viola raggiungono la soglia della parita’: 31-32. Garnett, rientrato dopo un paio di minuti di riposo, decide di alzare il volume della radio: prima duella con Mr.81 e Fisher, quindi mette a segno 4 punti filati ed il vantaggio di Boston si allarga di nuovo a +5: 40-35, -5.49. Coach Rivers, allenatore dei Celtics, decide di raddoppiare Bryant il quale, pero’, risponde elargendo un paio di donazioni non tassate nei confronti di Gasol che nei pressi del canestro fa scattare gli antifurti delle autovetture presenti nel parcheggio del Boston Garden con delle poderose schiacciate. In tutto, grazie pure ad Odom, per Los Angeles arriva un 10-2 e il -5 si trasforma in +3: 45-42. Negli ultimi 120 secondi circa Rondo, lasciato libero sul perimetro, segna un paio di canestri anche se a fare la differenza e’ ancora la formazione ospite: Il Catalano, Fisher e Lamarvellous infatti vanno all’intervallo avanti di 5: 51-46.


3 rd) Paul Pierce sinora nullo per problemi di falli torna dall’intervallo deciso a lasciare la propria impronta su Gara 1 e centra in pieno l’obiettivo autografando 7 dei 9 punti di parziale 9-2 grazie al quale i Celtics, a -9.54, ribaltano il -5 in +3: 56-53. Radmanovic fa pagare con una tripla il raddoppio su Kobe quindi e’ lo stesso Bryant, non piu’ marcato, ad attaccare il canestro e per i Lakers arriva un 9-2 che permette loro di tornare al comando di 4 lunghezze: 62-58, -6.49. Nel break di L.A. Pierce, scontrandosi con Perkins, si fa male ad un ginocchio ed esce per un attimo dal terreno di gioco. Stessa sorte tocca poi a Perkins il quale si scontra con Fisher (caviglia) e torna negli spogliatoio. L’infermeria si svuota subito e Pierce, rientrato in azione, aiuta Rondo ed un Allen assolutamente “on-fire” a concretizzare un 10-2 per rinnovarsi al comando di 4: 68-64, -3.40. Ancora una volta, pero’, la fuga dei padroni di casa viene subito arginata: Vujacic dalla lunetta fa 3/3 quindi Bryant, su alleyoop di Fisher, sancisce prima il +1 e poi il +2: 71-69. Con due triple consecutive Pierce infiamma il Boston Garden nonostante il margine degli uomini in maglia bianca continui ad essere minimo. Bryant e Rondo, con un viaggio in lunetta a testa, mandano in archivio il quarto sul 77-73, +4 Celtics.

4 th) L’ultima frazione di gioco sembra iniziare sulla false riga di quanto visto sinora ovvero con i Lakers pronti a tornare al comando ed a lottare punto a punto con i Celtics sino al suono della sirena finale. Tuttavia a -9.04, sul 81-78, -3 Los Angeles, i Celtics, grazie ad un’asfissiante difesa (Kobe chiudera’ il quarto con 1/6) e al dominio sotto i tabelloni (33 rimbalzi totali dei padroni di casa contro 20 degli ospiti), mettono a referto il decisivo break di 9-4 che, a -3.43, permette loro di raggiungere la massima leadership fatta registrare nel match: 90-82, +8. Odom con un gioco 2+1 aggancia sul -5, ma con il cronometro sempre piu’ prossimo allo zero assoluto e nessun errore commesso da parte di Boston, trascinata in questo frangente da KG, a 60 secondi dalla sirena possono iniziare i festeggiamenti perche’ il margine resta di 8 punti: 96-88. I Lakers terminano con 4 uomini in doppia cifra: Bryant (24 tiri – 9/26 dal campo – 6 assists, 3 rimbalzi), Odom (14 punti, 6 rimbalzi), Gasol (15 punti, 8 rimbalzi, 4 assists) e Fisher (15 punti, 6 assists). Anche i Celtics ne contano altrettanti, oltre a Garnett: Pierce (22 punti, 4 rimbalzi, 2 assists), Allen (19 punti, 8 rimbalzi, 5 assists) e Rondo (15 punti, 7 assists, 5 rimbalzi). Gara uno termina sul punteggio di 98-88, +10 Boston

M.V.P.: Kevin Garnett (24 punti, 13 rimbalzi, 3 assists)


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