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- 16/06/2008 Gara Cinque -
Game Intro - Sul fronte Los Angeles Gara 4 e’ stata marchiata a fuoco dal numero 24: 24 come Kobe, 24 come i punti di vantaggio e 24 come il numero minuti di trascorsi dalla palla a due all’intervallo. Bryant nei primi due quarti e’ entrato in modalita’ “playmaker” facendo circolare la palla in modo magistrale verso Odom, Radmanovic e Gasol i quali, come mai visto accaduto, non hanno sbagliato nessuna giocata arrivando ad avere un margine di 24 punti. All’intervallo, trascorsi appunto 24 minuti, sugli spalti di L.A si festeggiava perche un margine di circa 20 punti sembrava destinata a riaprire totalmente la serie e forzare la serie almeno a gara 6. I 20 mila presenti allo Staples Center, pero’, hanno ricevuto una vera e propria doccia fredda nel secondo tempo. Boston, fino a quel momento inguardabile, ha stretto le maglie della difesa innescando una rimonta pazzesca: Allen, Pierce, Garnett, Posey e House canestro dopo canestro hanno tramutato il +20 (68-48, -7.06 del terzo quarto) in un -2 grazie ad un parziale di 23-5. Giunti nell’ultimo quarto Bryant, Fisher e Gasol hanno cercato di mantenersi al comando, ma a -1.04 dallo “zero assoluto” sullo Staples e’ calato il gelo perche’ la difesa “colabrodo” di L.A. si e’ dimenticata di Posey nell’angolo che con una tripla ha messo il risultato in cassaforte: 92-87, +5. Ora i Lakers si trovano sotto di 3-1 e l’unica reazione che potrebbero avere e’ quella di “non in casa nostra” ovvero cercare di vincere per evitare di vedere Boston festeggiare a Los Angeles. L’impresa, visti i difetti della squadra di Phil Jackson, e’ difficile anche perche’ il Big Three ormai e’ caricato a molla con tanti campioni ad un passo dal raggiungere il loro obiettivo di una vita: il titolo NBA. Enjoy The Game!

Nba Finals 2008

Celtics @ Lakers
Staples Center, Los Angeles CA


L.A. Lakers
Vs.
Boston Celtics
98
103
1 st) Los Angeles apre il primo quarto con in mente un’unica cosa: vincere e forzare la serie a gara 6 evitando almeno cosi’ di vedere i Bianco Verdi vincere sul proprio campo. Bryant da “freddo” scarica due triple intervallate dalle penetrazioni di Gasol e Fisher e per i padroni di casa arriva subito un break di 10-2. Boston, come del resto gia’ visto in gara 4, apre con qualche difficolta’ al tiro anche se questo non limita KG e Pierce dal portarsi sul -5. I padroni di cosa tornano a fare la voce grossa: Gasol materializza un gioco 2+1 quindi Bryant prima serva Radmanovic e poi scarica ancora da oltre l’arco. A -7.01 dalla sirena i Lakers tagliano il traguardo del primo vantaggio in doppia cifra: 18-5, +13. Gli ospiti tornano alla carica con Pierce, House (al posto di Rondo non ancora al 100%), Allen e Brown (anche per lui molti minuti a disposizione per via dell’infortunio di Perkins). In totale i Celtics, a -3.57, riescono a farsi vedere sul -9. Kobe, sinora autore di 14 punti, innesca l’ennesimo parziale Giallo-Viola andando in lunetta: questa volta sono Fisher, Radmanovic e Odom a dargli manforte ed il divario, a 120 secondi dalla fine, sembra di nuovo incolmabile: 31-15, +16 Lakers. KG ne mette 4 di fila poi, autore del secondo fallo personale, viene richiamato in panchina. Pierce battaglia con Vujacic, Farmar e Gasol ma ad avere la meglio sono questi ultimi. Il quarto si chiude: 39-22, +17 L.A.

2 nd) Farmar allunga subito sul +19; la svolta della partita, pero’, e’ dietro l’angolo: Paul Pierce sente l’aria di casa, nato e cresciuto proprio nella Citta’ degli Angeli, e innesca una rimonta pazzesca fatta da triple, schiacciate e giochi 2+1. In tutto Double P scarica 13 punti del break 17-2 (gli altri 4 sono di Tony Allen) e a -4.35, mentre i Lakers stanno tirando con 2/12 dal campo, i Bianco Verdi (7/11 in tutto) hanno frantumato il -17 agganciando sino a quota -4: 39-43. Durante il parziale KG spende il terzo fallo personale ma l’assenza dell’ex Wolves, almeno in questo frangete, si sente davver poco. Bryant e’ letteralmente asfissiato dalla difesa di Boston quindi ci pensa Odom a farne le veci in attacco con 3 canestri filati di cui l’ultimo seguito da un libero. Il margine dei padroni di casa, a -3.10, torna ad un passo dalla doppia cifra: 50-42, + 8 L.A. Jordan Farmar e ancora Lamar Odom, mentre Radmanovic prende un fallo tecnico per proteste, duellano con Ray Allen per andare all’intervallo con il loro margine intatto, tuttavia ad avere la meglio e’ ancora Paul Pierce: Brown segna un piazzato e Double P manda in archivio il primo tempo con la tripla del -3: 55-52.


3 rd)Odom continua ad essere l’unico giocatore attivo dei Lakers anche se il suo canestro del +5 non spaventa i Celtics guidati da un Ray Allen favoloso (5 punti consecutivi) e da Paul Pierce in grado di portarsi per la prima volta sul +1: 57-58, -9.53. Nel momento del bisogno Bryant esce fuori con un gioco 2+1 ed e’ di nuovo vantaggio per i Giallo Viola. La leadership, pero’, dura poco perche’ Garnett e Rondo rispettivamente pareggiano e sorpassano: 62-60, -8.26. Gasol, abituato con la nazionale spagnola a giocare partite importanti, alza il volume della radio con 5 punti filati quindi passa il testimone a Fisher, gioco 2+1, e Radmanovic (tripla in angolo dimenticato dalla difesa). In tutto i padroni di casa scaricano un 11-2 tramutando il -2 in +7: 71-64 a cinque minuti dalla fine. “Da Fish” da’ fondo a tutta la sua esperienza per mantenere in vantaggio i padroni di casa anche se deve battagliare con Pierce, Allen e Cassell a dir poco determinati a chiudere la serie con la partite di questa notte. Tuttavia i Celtics, arrivati sul -4, segnano l’ultimo canestro a -2.31 e poi vivono un momento di black out sino alla sirena finale. Nel frattempo i padroni di casa ne approfittano per distanziarsi con Gasol e Odom concludendo a quota +9: 79-70.

4 th) Le cose sembrano mettersi davvero male per Boston a -9.17 con Odom, Farmar e Walton in grado di distanziarsi a quota +14: 88-74. Proprio nel momento in cui la vittoria dei Lakers sembrava scontata, pero’, ecco innescarsi la rimonta della squadra ospite: Cassell (7 punti consecutivi), Pierce, Posey e KG salgono in cattedra con un break di 16-2 ed a 4.35 dalla sirena il tabellone e’ in perfetta parita’: 90-90. Pero’ L.A., chiamati i soliti time out di “rito”, non cede il passo e al contrario di quanto visto in Gara 4 trova una risposta di carattere da Gasol, Odom e Fisher. A -2.31 KG avrebbe la possibilita’ di pareggiare ma sbaglia entrambi i liberi. Occasione non sprecata invece per Bryant che con un 2/2 allunga a +4: 97-93. Qualche secondo piu’ tardi Pierce, mandato in lunetta da Odom mentre i due battagliavano per un rimbalzo, dimostra tutto il suo sangue freddo e si porta sul -2. I Lakers non riescono a segnare ma proprio mentre Pierce sta oltrepassando la meta’ campo con il pallone piu’ caldo della partita, Bryant gli e lo tocca, Fisher ruba la sfera e trova KB lanciato in contropiede per una devastante schiacciata: 99-95, +4 L.A. a -37.8. Lo schema disegnato da Rivers non da i frutti sperati, Ray sbaglia Garnett rimbalza e sbaglia a sua volta, quindi inizia la tattica del fallo sistematico. Fisher fa 1/2, House cerca la tripla del -2 ma non la trova e Bryant, dalla linea della carita’ consolida sul +6: 101-96. House a 14.3 segna da oltre l’arco: troppo tardi per interrompere i festeggiamenti sugli spalti dello Staples Center. I Celtcs terminano con 3 uomini in doppia cifra: Pierce (38 punti, 8 assists, 6 rimbalzi), Garnett (13 punti, 14 rimbalzi) e Allen (16 punti). Per Los Angeles invece sono in quattro, oltre a Gasol: Bryant (25 punti, 8/21 dal campo, 7 rimbalzi, 5 recuperi, 4 assists), Odom (20 punti, 11 rimbalzi, 2 assists, 4 stoppate) e Fisher (15 punti). La partita si conclude sul 103-98.

M.V.P.: Pau Gasol (19 punti, 13 rimbalzi, 6 assists)


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