1 st) Nel primo quarto nessuna delle due formazioni riesce a prendere il sopravvento e la leadership del match per svariate volte passa da una squadra all’altra. Bryant, come gia’ visto in gara 5, apre la sfida mostrandosi particolarmente caldo da oltre l’arco ed i suoi canestri permettono ai Lakers di mantenersi al comando anche se solo di un punto: 13-12, -5.30. Ray Allen con una tripla ribalta subito il risultato, ma Gasol ed un Walton mai visto in questa finale (4 punti consecutivi) ripristinano, a -3.31, il +4 dei Giallo-Viola. Ray Allen, per problemi ad un occhio, deve rientrare negli spogliatoi, il pubblico di casa e’ preoccupato ma KG rassicura i tifosi del Boston Garden costruendo il primo parziale del match: 8-2 dove 6 punti sono proprio dell’ex-Wolves e arrivano consecutivamente. Al suono della sirena in padroni di casa conducono di 4: 24-20.

2 nd) Boston (9/24) e Los Angeles (5/14) si sono “studiate” nella prima frazione di gioco e continuano a farlo anche in parte della seconda: Vujacic, Bryant e Odom tentano di mantenersi a galla agganciando per due volte sul -2 e per altrettante sul -3. A -7.50 Gasol mette dentro il 32-29, -3 Lakers. Questa sara’ l’ultima occasione, almeno per quanto riguarda il primo tempo, in cui le squadre fanno registrare un solo possesso di diversita’. Con Allen ancora fuori, infatti, ci pensano House e Posey a non farne sentire l’assenza: tale duo, scordato dalla difesa Giallo-Viola, colpisce da oltre l’arco con una facilita’ impressionante e con un break di 11-0 in poco piu’ di due minuti tramuta il +3 in +14: 43-29, -5.29. Con quattro punti consecutivi Gasol si fa vedere sul -10, i padroni di casa, pero’, stringono le maglie difensive e disintegrando i Lakers nel confronto rimbalzi (all’intervallo 26 contro 14) non concedono quasi mai seconde opportunita’ ai ragazzi della West Coast. In fase offensiva a trascinare il team Bianco-Verde e’ soprattutto KG autore, fra le altre cose, di un incredibile gioco 2+1. La ciliegina sulla torta viene messa da Perkins, rientrato dopo il fermo di Gara 5 per dolori alla spalla, il quale prima stoppa Odom e poi in attacco infila il layup del +23. Negli ultimi 4.29 Boston scarica un break di 15-2, limitando gli avversari ad un inguardabile 3/13, e appunto chiude 58-35, +23.


3 rd) I Celtics rientrano dall’intervalli decisi a mettere KO definitivamente gli avversari. Il primo “messaggio” proviene da Ray Allen (l’occhio e’ tornato apposto) e Rondo subito in grado di staccare sul +27: 63-36. Fisher, Radamanovic e Gasol, mentre Bryant deve fare i conti con la difesa da manuale di Boston, riescono a riportarsi sul -23, 67-44, a -8.54 ma la risposta dei padroni di casa, vicinissimi al titolo numero 17 nella storia della franchigia, e’ dietro l’angolo. Rondo, Garnett, Allen e Pierce salgono sullo scuolabus e portano l’attacco dei Lakers a lezione con la loro magistrale difesa: I Bianco Verdi piazzano un parziale di 17-9 allungando oltre quota 30: 84-53, +31. Rimanendo in tema di difesa da sottolineare come sino ad ora i Celtics abbiano gia’ rubato 16 palloni (che hanno fruttato un totale di 23 punti) e soprattutto non abbiano concesso nemmeno un rimbalzo in attacco agli avversari. Bryant e Gasol si fanno vedere sul -25 ad un minuto dalla sirena. Rondo, negli ultimo 60 secondi, allunga sul +27; Brown stoppa Kobe e manda in archivio il quarto sul 89-60, +29 Boston.

4 th) Sull’ultimo quarto della stagione 07/08 non c’e’ molto da dire: i Lakers, ormai “condannati a morte”, non hanno nessuna reazione davanti ai Celtics i quali, invece, continuano a trovarsi con una precisione da fare invidia agli orologi Svizzeri. Allen, dimenticato dalla difesa, continua a colpire da oltre l’arco e quando mancano 5 minuti le sue triple (quattro in tutto) proiettano la leadership dei Bianco-Verdi sul 113-77, +36. Un minuto piu’ tardi (circa) Doc Rivers toglie tutti i suoi titolari ma la situazione per i Giallo-Viola, ormai allo sbaraglio, non cambia . La difesa dei Lakers fa acqua, l’attacco e inceppato e Boston, fra i cori dei tifosi, chiude a quota +39: 131-92. La vittoria rappresenta il massimo vantaggio fatto registrare da una squadra in una serie di finale. Vincendo il titolo Boston taglia anche altri traguardi: nessuna squadra ci era mai riuscita giocando 26 partite di playoffs e nessuna squadra aveva perso appena una partita nelle mura di casa. Per i Lakers ci sono 4 uomini in doppia cifra: Odom (14 punti – 2/8 dal campo), Bryant (22 punti – 7/22 dal campo), Gasol (11 punti) e Farmar (12). Per Boston invece sono 5, oltre a KG (MVP di questa partita) abbiamo: Pierce (17 punti, 10 assists), Ray Allen (26 punti – 7/9 da oltre l’arco), Rajon Rondo (21 punti, 8 assists, 7 rimbalzi) e Posey (11 punti). Complimenti ai Boston Celtics in grado di aggredire il mercato la scorsa estate formando uno dei migliori Big Three nella storia della Nba. Scommettere su Ray Allen, Kevin Garnett e Paul Pierce ha dato i frutti sperati per i Bianco-Verdi, ma anche puntare su Doc Rivers come coach e Rajon Rondo come playmaker e’ risultata una mossa giusta. L’MVP della finale 2008 (quindi dei Playoffs) e’ Paul Pierce. Double P, dopo anni di “buio” trascorsi a Boston, vede il suo sogno diventare realta’ ed un giorno il suo numero (probabilmente con quello di KG e Allen) sara’ appeso al soffitto del Garden insieme a quello di tanti altre campioni