Per 18 minuti circa i Lakers sono rimasti in partita principalmente grazie a Bryant in grado di iniziare, come al solito, con il piede sull'acceleratore.
Odom conclude in doppia doppia (14 punti, 10 rimbalzi) tuttavia il suo contributo, come quello di tutti i Lakers, non e' servito a nulla perche' un -39 non ammette repliche.
Odom prova a difendere su Pierce: nonostante l'impegno Pierce termina con 17 punti e Lamar torna al centro delle critiche dei Lakers.
Uno dei grandi "assenti" della serata e' stato Pau Gasol: appena 11 punti e 8 rimbalzi per il catalano.
La difesa avversaria non gli ha concesso spazi e Gasol ha di nuovo faticato sul campo dei Celtics perdendo 5 palloni (uno gli viene rubato da Posey nella foto sopra).
Restando in tema di brutte prestazioni anche quella di Kobe non e' il massimo:
22 punti con 7/22 dal campo e 4 palle perse.
Il vantaggio dei padroni di casa continua ad aumentare:
i festeggiamenti hanno inizio gia' dalla meta' del terzo quarto
Il cronometro si avvicina sempre di piu' allo zero assoluto ed i Lakers sentono di essere ormai "condannati a morte"...
Jackson, con l'esito del match abbondantemente compromesso, ritira i suoi titolari che nemmeno in panchina trovano "rifugio" dai tifosi dei Celtics...
Phil Jackson non riesce a superare Red Auerbach (storico coach dei Celtics) nel numero di anelli vinti dato che la sconfitta lo lascia fermo a quota nove.