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- 13/06/2008 Gara Quattro -
Game Intro - L’attesa risposta dei Lakers e’ finalmente arrivata evitando cosi’ di vedere la serie andare nel punto di “non ritorno” 3-0. Bisogna dire, pero’, che se Boston avesse giocato come visto nelle prime due partite Los Angeles avrebbe sicuramente perso. Allo Staples Center, infatti, si sono visti “solo” un inarrestabile Kobe Braynt ed un sovrannaturale Vujacic. Mr 81 e’ stato il vero trascinatore del Team con 36 punti, frutto di un 12/20 dal campo, 7 rimbalzi e 2 recuperi. Kobe ha segnato dal primo all’ultimo quarto trovando in Vujacic la spalla ideale. Sasha, entrato dalla panchina, in 28 minuti conclude con 20 punti 7/10 al campo di cui 3/5 da oltre l’arco. Ad eccezione di loro due, e qui arriva la nota negativa, i Lakers non esistono: Radmanovic segna appena 3 punti, Odom ne fa 4, Gasol (autore di due tap-in importanti nell’ultimo quarto) chiude con appena 9 punti e Fisher ne mette 6. La panchina mette a referto 29 punti, tolto Vujacic, pero’, ne restano 9: 5 di Farmar e 4 di Ariza. In una situazione “disastrosa” come quella appena descritta la squadra avversaria per perdere deve fare ancora peggio ed infatti Boston, come si suol dire, raschia il fondo del barile. Pierce, sinora MVP delle serie, ha problemi di falli ma questi non giustificano il 2/14 dal campo (6 punti in tutto). KG termina ancora in doppia doppia: 13 punti e 12 rimbalzi. I 13 punti, pero’, sono frutto di 21 tiri. Il duo di veterano Brown-Cassell si scioglie al sole di Los Angeles e come loro anche l’eroe di gara 2 Lewon Powe (6 minuti, 1 punto). Unico giocatore positivo dei Celtics e’ Ray Allen: 25 punti, 8/13 dal campo di cui 5/7 da oltre l’arco. Gara 4, ancora una volta, assume un ruolo strategico perche’ un 3-1 sarebbe una “semi-sentenza di morte” per i Lakers, mentre un 2-2 riaprirebbe completamente la serie. A priori l’unica cosa certa e’ che entrambe le squadre, se non vogliono passare alla storia come le finaliste peggiori di sempre, devono giocare meglio. Enjoy The Game!

Nba Finals 2008

Celtics @ Lakers
Staples Center, Los Angeles CA


L.A. Lakers
Vs.
Boston Celtics
97
91
1 st) La vittoria di gara 3 ha mantenuto in vita la seria ma non ha evitato ai Lakers le critiche dell’opinione pubblica per via della bruttissima partita disputata da tutti ad eccezione di Kobe e Vujacic. In gara 4 i Giallo-Viola, facendo tesoro degli errori commessi nelle precedenti sfide, aprono come mai si era visto sinora: Bryant si occupa di far girare la palla mentre Odom e Radmanovic macinano canestri da ogni parte del campo compilando un parziale iniziale di 20-6. Boston, sotto di 14 con 5.21 da giocare, deve salutare KG autore di 2 falli e al suo posto entra P.J. Brown. Il veterano ottiene subito un viaggio in lunetta: troppo poco per impensierire un Odom senza esitazioni e pronto ad attaccare il canestro azione dopo azione. Lamar, a -3.20, non ha ancora sbagliato un tiro (6/6) ed in tutto puo’ contare su 13 punti ovvero uno in meno rispetto alla sua miglior prestazione nell’arco di 48 minuti messa a referto contro i Celtics nell’arco di questa finale. Boston, adesso sotto di 19 ( 26-7), trova Pierce ed Allen combinati per 5 punti consecutivi. I padroni di casa replicano con Bryant, Gasol e Ariza (preferito da Phil Jackson a Walton in quanto Luke contro i Bianco-Verdi ha enormi difficolta’) autori di un break finale 9-2. Al suono della sirena il tabellone indica: 35 Los Angeles (11/17 dal campo) – 14 Boston (6/22), -21 Ospiti.

2 nd) Garnett, Posey e Powe aprono la seconda frazione di gioco provando a recuperare anche se, almeno per quanto riguarda i primi 6 minuti, a fare la differenza sono ancora i giocatori in maglia Gialla. Bryant, 0/2 dal campo, continua a giocare in modalita’ “playamaker”: distribuendo i palloni verso i suoi compagni a -6.10 ha gia’ messo a referto 6 assists. Ariza, Walton, Odom e Vujacic ringraziano e la leadership dei padroni di casa raggiunge la massima, almeno sino a questo momento, estensione: 45-21, +24. Comprensibilmente i Lakers abbassano la guardia e Boston ne approfitta per passare da -24 a -12 nel giro di 3 minuti. Autori della rimonta sono il Big-Three con l’aggiunta di Posey. Con un gioco 2+1 Fisher, a -2.36, ripristina il +15 e Gasol gli fa eco con il +17. Posey e Pierce non demordono ritornando per due volte sul -13. Bryant, ad un minuto dalla fine, spende il terzo fallo personale e viene richiamato in panchina. I suoi colleghi, almeno in questo frangente, non ne sentono la mancanza: Gasol materializza un 2+1 e Farmar colpisce sulla sirena mandando in archivio il primo tempo sul 58-40, +18 Los Angeles.


3 rd) Nell’intervallo Coach Rivers carica a molla i suoi giocatori che una volta sul terreno di gioco piazzano un parziale di 8-2 per trasformare il -18 in -12: 60-48, -9.35. I Giallo-Viola sembrano, almeno in questo frangente, non avere nessun problema a replicare: Bryant, Radmanovic, Odom e Fisher ripristinano un margine di 20 punti fra le due formazioni: 68-48, -7.06. Proprio quando la serie sembra destinata ad allungarsi a Gara 6 i Lakers “cadono” in modo clamoroso: distrutti a rimbalzo dagli avversari (13 contro 6) e ingabbiati dalla difesa Bianco-Verde (L.A. chiude 5/18 dal campo) Kobe e soci riescono a segnare appena 5 punti nell’arco di 7 minuti. Pure nella propria meta’ campo, dove sinora avevano sempre dominato, i Lakers fanno acqua da tutte le parti non riuscendo a porre un freno alle incursioni del trio Pierce-Posey-Allen, alle schiacciate di Brown e alle triple di House. Complessivamente la squadra di casa incassa un parziale di 23-5 e vede il proprio margine di 20 punti trasformarsi in appena un possesso di differenza: 73-71, -2 Boston. In tutto gli ospiti segnano 31 punti contro i 15 di L.A.

4 th) Quanto di buono fatto vedere dai Lakers nel primo tempo scompare nel secondo. I padroni di casa, infatti, chiuso il terzo quarto in negativo di 16 punti (31-15), finiscono la propria opera di autodistruzione nel quarto. In tre occasioni Pierce, Powe e Garnett pareggiano, ma i Lakers, almeno inizialmente, replicano con Odom e soprattutto Bryant per portarsi avanti di 4: 81-77, -5.47. Con una tripla Posey si fa vedere sul -1. Gasol, su assists di Kobe, segna il +3: 83-80, -4.45. Nonostante Boston non sia mai stata al comando ci pensano KG, Allen e House a piazzare un break di 8-0 nel momento decisivo della partita e a congelare lo Staples Center quando mancano 2.30 da giocare: 88-83, +5 Celtics. Bryant ci crede ancora e riesce a portarsi sino a quota -2, 89-87, -1.44; tuttavia la difesa dei Lakers ormai e’ allo sbaraglio e tornati nell’altra meta campo Allen serve Posey, lasciato libero nell’angolo, che insacca la bomba del decisivo +5: 92-87, -1.04. Fisher e ancora Gasol su assists di Mr.81 in due occasioni agganciano sul -3; entrambe le volte, pero’, Boston replica (prima con Pierce e poi con Allen che, tenuta palla fino quasi allo scadere dei 24 secondi, segna il +5). Con 5 punti di scarto e 15 secondi Vujacic cerca di accorciare le distanze ma sbaglia e ai Lakers non rimane che arrendersi andando cosi’ a perdere una partita dove avevano dominato raggiungendo anche quota +24. Boston, sempre piu' vicina al titolo numero 17, riscrive il record come miglior rimonta nella storia delle NBA Finals da quando e’ stato introdotto l’orologio dei 24 secondi (il precedente record era una vittoria proveniente da un -14). L.A., ora ad un passo dall’eliminazione, conclude con tutto il quintetto in doppia cifra: Odom (19 punti, 10 rimbalzi, 4 assists), Radmanovic (10 punti), Gasol (17 punti, 10 assists), Bryant (17 punti, 6-19 dal campo, 10 assists, 4 rimbalzi) e Fisher (13 punti). Prestazioni a dir poco insufficienti quelle di Vujacic (1/9) e Farmar (1/6) mentre il resto della panchina continua ad essere “latitante”. Anche Boston termina con 5 uomini in doppia cifra, oltre ad Allen: Garnett (16 punti, 11 rimbalzi, 3 assists), Pierce (20 punti, 7 assists, 4 rimbalzi) Posey (18 punti) e House (11 punti, 4 rimbalzi). La partita si conclude sul punteggio di 97-91, +8 Boston.

M.V.P.: Ray Allen (19 punti, 9 rimbalzi, 2 assists, 3 recuperi)


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