30/04/2015 - L'ultimo capitole della (difficile) storia di Rondo a Dallas avrebbe dovuto essere già stato scritto in gara 2 quando, in seguito all'infortunio alla schiena, il team decise di metterlo in lista infortunati per il resto della serie (dopo aver disputato appena 11 minuti). Come avevamo riportato, però, fonti anonime erano immediatamente entrate in azione riportando che la decisione di allontanare Rondo dal club Bianco-Blu (Rajon nei match seguenti non si è nemmeno presentati nelle vesti di spettatore non pagante) non erano legate alle sue condizioni fisiche quanto più al rapporto, ormai disintegrato, con il resto del team ed in particolare con coach Carisle. Pubblicamente nessuna delle parti in causa aveva commentato tale affermazione, tuttavia gli ultimi eventi la confermano.
Usciti al primo turno i giocatori dei Mavericks, come previsto dalla NBA per il campionato in corso, dovranno spartirsi un premio complessivo di circa 209.000 dollari ed è propria la suddivisione di tale somma che aggiunge un capitolo alla “saga” Rondo. I giocatori dei Mavs hanno il diritto di decidere il modo in cui spartire il premio, ma nella lista consegnata dal team ai propri giocatori il nome di Rajon Rondo non è presente dunque risulta escluso priori dal premio, confermando la situazione di crisi con la dirigenza. L'ex-Celtics entrerà a far parte dei free-agent il prossimo 30 giungo ed un rinnovo con i Mavs (ovviamente) non fa parte dei suoi piani.
Intervistato sulla situazione di Rondo, il presidente del club Donnie Nelson, replica cosi a chi gli chiede se, alla luce di quanto accaduto, ripeterebbe lo scambio con Boston di Dicembre 2014 per acquistare Rajon : “ Senza ombra di dubbio darei di nuovo il via allo scambio. Il nostro punto di vista era che mancasse qualcosa alla squadra. Siamo un team con alle spalle una storia di ottime point-guard e stiamo parlando di un ragazzo di 28 anni, con tanta esperienza ed un titolo vinto quindi ripeteremmo lo scambio. Alle volte le cose non si tramutano in realtà come invece speravi sulla carta. Se dovessimo di nuovo premere il bottone per effettuare lo scambio, però, lo faremo di sicuro.”