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12/12/2011

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Orlando Magic

Dwight Howard accusa i Magic di scarso coinvolgimento

Magic
12/12/2011 - La “bufera” scatenata dalla richiesta di cessione avanzata da Dwight Howard prosegue e mentre la dirigenza dei Bianco-Blu sta cercando di imbastire la miglior trade possibile (nel caso non lo facesse Dwight il prossimo giugno diventerebbe free-agent e quindi avrà la possibilità di andarsene in cambio di nulla), il diretto interessato torna ad incontrare i mass-media per approfondire le cause dietro alla sua decisione. Inizialmente, come potete leggere nelle news di ieri, aveva solo citato motivi nati sul campo (il titolo perso nel 2009 ed una squadra sempre meno competitiva), ma oggi Howard scende nei dettagli muovendo il dito soprattutto nei confronti del General Manager Otis Smith. “Sono quasi sicuro che se prendiamo qualsiasi franchigia di questa lega scopriamo che il General Manager ha un buon rapporto non solo con i migliori giocatori, ma con tutti i giocatori a prescindere dal loro ruolo.” Esordisce Dwight facendo presagire un difficile rapporto con Otis Smith che viene immediatamente confermato: “Se invece fai parte di una franchigia e non hai un buon rapporto con la gente che lavora tuo fianco, allora come dovresti sentirti?” Negli ultimi dodici mesi Smith ha provato a “scuotere” il roster cedendo Vince Carter per arrivare a Turkoglu e Gilbert Arenas, ma Howard aveva chiesto anche altri movimenti che non sono stati fatti. “Avevo fatto alcune richieste per migliorare il nostro roster, per renderlo più competitivo ma nessuna di queste richieste è stata accettata. Non pretendo di fare il saputello, ma avrei voluto essere coinvolto maggiormente nell’organizzazione. Sono in questa squadra da tanto tempo, so cosa ci vuole per migliorarla e non mi accontento di restare seduto a vedere cosa mi accade intorno”. Afferma Howard spiegando poi come le sue richieste non fossero nulla di esorbitante: “Non avevo chiesto nulla di speciale. Solo dei giocatori che migliorassero tutti i reparti del nostro team. Non c’era nessun nome di gente il cui stipendio avrebbe fatto salire alle stelle il salary cap. Niente di simile. Ma nessuna delle mie richieste è stata accolta.” Da parte di Smith, per ora, non si registra nessuna risposta.