26/04/2016 - L'NBA ha annunciato l'esito della votazione per quanto il riguardo il premio di “Coach of the Year” edizione 2016 che sarà assegnato a Steve Kerr.

La consegna del premio avverrà mercoledì notte prima della palla a due di gara cinque fra Houston Rockets e Golden State Warriors.

Kerr è riuscito a vincere il titolo di coach dell'anno nonostante abbia saltato le prime 43 partite del campionato a causa di complicazioni nate da due interventi chirurgici alla schiena avvenuti nell'off-season. A prendere in mano le redini del team campione in carica, durante l'assenza di Steve, ci ha pensato il suo vice Luke Walton capace di compilare uno straordinario record di 39-4.

Impossibilitato dal presentarsi sul terreno di gioco Kerr è comunque sempre rimasto in contatto con Walton dandogli consigli e istruzioni risultate poi decisive per gettare le fondamenta del record complessivo 73-9.

In totale Kerr ha ottenuto 381 punti ricevuti dalla votazione effettuata da 130 addetti ai lavori (telecronisti, analisti sportivi, giornalisti) sparsi fra Stati Uniti e Canada dei quali ben 64 lo hanno indicato come prima preferenza. Steve riceve il premio nella sua seconda stagione NBA nelle vesti di capo allenatore. Dodici mesi fa aveva già sfiorato la nomina di miglior coach arrivando secondo dietro solo a Mike Budenholzer degli Atlanta Hawks.

Dietro l'ex-giocatore dei Bulls, tornando a parlare dell'edizione 2016, si accodano Terry Stotts dei Blazers (37 primi posti, 335 punti) e Gregg Popovich degli Spurs (10 primi posti, 166 punti).

Golden State, capace di replicare lo spirito di Kerr anche durante la sua assenza, ha iniziato la stagione con uno straordinario 24-0, ovvero riscrivendo di 9 unità il miglior avvio di un team nella storia della NBA, gettando di fatto le basi per l'incredibile record di 73-9 che passa alla storia come il miglior bilancio vittorie/sconfitte di tutti i tempi (mandando in “pensione” il 72-10 fatto registrare dai Bulls nella stagione 1995/96).