04/02/2016 - L'avvicinarsi della chiusura del mercato inevitabilmente porta una “ventata” di rumors riguardanti principalmente giocatori destinati ad essere free-agent il prossimo giugno e in situazioni attuali non propriamente ottime. E' il caso, ad esempio, di Dwight Howard e degli Houston Rockets.

L'ex prima scelta dei Magic, 30 anni, entro il prossimo 30 giugno avrà la possibilità di attivare una clausola nel suo contratto quindi entrare a far parte dei free-agent senza restrizioni andando alla ricerca di un contratto migliore di quello attuale (stipendio di 22 milioni di dollari a stagioni). Nell'attuale campionato Dwight, nonostante un paio di stop causa infortuni, sta viaggiando con medie di tutto rispetto (14.4 punti, 11.8 rimbalzi, 1.6 stoppate, 1 recupero) perciò i Rockets, se davvero volessero scambiarlo, non avrebbero grosse difficoltà a metterlo sul mercato.

A deporre in favore dell'ipotesi “scambio” c'è l'attuale situazione di Houston che è ben distante da quanto accaduto lo scorso anno quando arrivò ad appena tre vittorie dall'accesso alle NBA Finals. Oggi i Rockets lottano con i denti e con le unghie per qualificarsi alla post-season e attualmente distano una vittoria dal 50% nel bilancio vittorie/sconfitte. La cessione di Howard consegnerebbe il team nelle mani di Harden come leader assoluto a cui affiancare nuovi giocatori

Nonostante ciò il club Texano nega il proprio interesse a cedere Dwight che, secondo altre voci, i Rockets andranno a rinnovare. Sempre stando a quanto trapela da gole profonde il piano dei Bianco-Rossi per l'estate 2016 sarebbe appunto quello di rinnovare Dwight e convincere Kevin Durant (il free-agent più ambito del prossimo mercato) a formare un micidiale triunvirato in casa Rockets.

Al momento Dwight risponde ai rumors ignorando entrambe le opzioni: “Nessuno parla di quelle cose. La mia mente è tutta concentrata sul recupero ed ogni giorno mi sento meglio e sempre più vicino alla forma che avevo raggiunto prima di farmi male. Il mio obiettivo è solo quello.” Afferma l'ex-Magic/Lakers prima di concludere: “Non ci sediamo intorno ad un tavolo a discutere di cosa accadrà il prossimo anno. Farlo significherebbe non essere concentrati sull'attuale campionato e nessuno vuole crearsi nuovi pensieri per la testa.”