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25/08/2015

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Miami Heat
Miami Heat

Stoudemire pronto a fare "fuoco e fiamme" con gli Heat

Heat
25/08/2015 - Nel corso di questa estate Amare Stoudemire è stato parecchio impegnato nello stabilire relazione con i suoi nuovi compagni di squadra degli Heat: ha trascorso del tempo a New York con Dwyane Wade, è stato in costante contattato telefonico con Chris Bosh ed ha riallacciato i rapporti con l'ex-compagno di squadra a Phoenix (per l'appunto ora ritrovato a Miami) Goran Dragic.
L'idea di Amare dietro a tali gesti è semplice: entrare in contattato il più possibile con i nuovi colleghi in modo da conoscere già l'ambiente del club e poter dedicare tutto il training camp a tattiche, preparazione e allenamenti. Il fatto di conoscere già molto bene la città di Miami (dove ha trascorso le ultime sette off-season) aiuterà ulteriormente Amare nel proprio intento.
Siamo una squadra con un buon potenziale.Afferma Stoudemire in una recente intervista rilasciata davanti alla scuola elementare “Fort Lauderdale” (dove lui ed altri giocatori degli Heat hanno fatto una sorpresa dando il “benvenuto” ai nuovi alunni). “L'altranno in questo periodo nessuno avrebbe mai puntato sui Golden State Warriors come campioni NBA. Tutti sapevano che erano una buona squadra, ma nessuno li pensava come i futuri campioni. Lo stesso vale per noi, sappiamo di essere una buona squadra. Nessuno ci considera potenziali vincitori del prossimo campionato, ma nessuno può prevedere esattamente cosa accadrà.”.
Lo scorso anno Stoudemire era passato dai Knicks (che lo avevano tagliato a metà campionato) a Dallas senza lasciare il segno e dando l'impressione di trovarsi ad un passo dalla fine della sua carriera come professionista. Miami, però, ha voluto credere in lui dandogli un ingaggio di un anno al minimo contrattuale (1.5 milioni di dollari).
Accontentarsi di un ruolo marginale in attesa di appendere le scarpe al chiodo, però, non corrisponde al piano di Amare che confida nella “formula” Riley-Spoelstra per tornare ai livelli di quattro anni fa. “Incontrando Miami tante volte come avversario impari sicuramente una cosa, sono una squadra che vuole essere sempre competitiva ai massimi livelli. C'è come un'aura intorno al club che fa lavorare tutti in modo duro, che spinge tutti ad essere nella forma migliore e per me vale lo stesso. Voglio essere nella forma migliore della mia vita. Voglio sorprendere tutti quanti ed essere davvero produttivo.
Come anticipato qualche riga sopra, Amare (33 anni), appena quattro anni fa viaggiava a quota 25.3 punti di media, veniva convocato al All-Star Game e considerato come un potenziale MVP. Una molteplice serie di infortuni, però, gli ha permesso di giocare appena 200 delle successiva 312 partite e sopratutto non ha mai dato l'impressione di essere ritornato al 100% della forma fisica. “Solo quattro anni fa ero un candidato MVP e un All-Star. Sento dentro di me di avere ancora tutte le carte in regola per tornare a giocare a livelli All-Star. Se dovessi riuscirsi questo aiuterebbe molto la squadra. Comunque sono disposto ad accettare qualsiasi ruolo.”. Afferma l'ex-Suns/Knicks/Mavs, oggi Heat, prima di concludere: “State sintonizzati. A questo punto non so ancora cosa porterò esattamente. Il mio obiettivo è quello di essere un giocatore migliore di quanto lo sia stato l'anno scorso. Ho ancora tante potenzialità nel mio corpo e voglio dimostrare il mio valore.”.