13/12/2011 - Le ultime due settimane (circa) sono state a dir poco fittissime con la risoluzione dello sciopero sfociata subito nel mercato e quindi nell’avvio del training camp, il tutto per permettere alla NBA di poter rispettare la data del 25 Dicembre (prima partita trasmessa sulla tv nazionale Statunitense) come inizio di campionato. Sino a questo momento nessuno si era lamentato della frenesia in cui verte l’NBA o almeno nessuno la aveva fatto sino a questo pomeriggio quando i Boston Celtics hanno deciso di rompere gli indulgi e sparare a zero sulla scelta intrapresa da Stern di far coincidere mercato/training camp/pre season l’una nell’altra. “Pensatela come volete. Secondo me, adesso come adesso, siamo una lega fatta in fretta e furia. Tutti sono attratti dal caso di Chris Paul e non badano alle altre cose. Ma non penso ci sia nulla da stupirsi, del resto lo ha voluto Stern e quando lui vuole una cosa è praticamente inflessibile nel cambiare la propria idea su tempi e modi” esordisce Kevin Garnett prima di paragone l’NBA di quest’anno ad una ricetta il cui esito è sconosciuto: “Il tempo è tutto. Ma la chimica di squadra non è un ingrediente che puoi limitarti a buttare nella pentola della frittata, mixarlo con qualcos’altro, sbatterla sopra ad un altro ingrediente, buttare il tutto su una base, quindi mettere nel microonde e una volta scaldato aspettarsi sia buono. Sapete cosa vi dico? Non tutti sanno cucinare a questo modo ed è facile che il risultato cucinato non sia quello sperato.” L’analogia di KG è riferita soprattutto agli ultimi 10 giorni dei Celtics i quali hanno iniziato il training camp con meno di 10 uomini e solo da ieri, a 12 giorni dalla partita di Natale contro i New York Knicks, possono disporre di un roster completo (ma potenzialmente soggetto a modifiche). I Bianco-Verdi hanno sempre fatto della chimica di squadra il loro punto forte e trovarsi a fronteggiare una situazione come quella odierna non è facile. “Mi sento di fretta. Non posso dire di essere felice per come siano andate le cose nelle ultime due/tre settimane.” Commenta Ray Allen schierandosi dalla parte di KG: “Ora ci troviamo in una situazione dove ognuno deve dare il meglio di se. Dobbiamo concentraci al massimo per preparaci in un arco ristretto di tempo mentalmente e fisicamente. Dobbiamo capire le situazioni ed adattarci. Per noi non sarà semplice.” Paul Pierce fa da eco a tutti e due: “Ne avevamo parlato. Era qualcosa che avremmo dovuto evitare come lega giocatori. Ci troviamo in una situazione terribile: roster incompleti, giocatori ceduti durante il training camp, schemi che cambiano e trade fallite che generano malcontento. Avrebbe dovuto esserci un arco di tempo più ampio per dare ai free-agent la possibilità di organizzarsi e poi fare il training camp. Rispettare il giorno di Natale è stato imposto come una data chiave da rispettare ed è questo il motivo per cui si fa tutto di fretta come sta capitando negli ultimi giorni.”