06/12/2010 - Dopo un buon avvio di campionato i Trail Blazers, complici gli infortuni di Brandon Roy e l’assenza prolungata a tutto il campionato di Oden, stanno vivendo qualche momento di difficoltà ed il loro record vittorie/sconfitte ne risente andando in deficit (9 vittorie – 11 sconfitte) e portando il team nei bassi fondi della North-West Division. Sulla panchina di Portland siede Nate McMillan che si trova nell’ultimo anno del suo ingaggio e storicamente gli allenatori in questo status non sono ascoltati dai giocatori i quali vedono il mancato rinnovo del coach come un voto di sfiducia della società nei confronti dell’allenatore. Deciso ad evitare il degenerarsi della situazione McMillan ha pubblicamente domandato ai suoi giocatori di ascoltarlo: “Mi piacerebbe sapere se la squadra ha smesso di ascoltarmi dopo il brutto viaggio sulla costa est oppure se sono ancora con me.” aveva affermato Nate prima del week-end. Il team non tarda a rispondergli con tre portavoce: LaMarcus Aldrdige, Nicolas Batum e Andre Miller. Partendo da quest’ultimo sfrutta le esperienze passata per confermare la fiducia: “Nella mia carriera sono transitato per tanti coach e nei vari luoghi ho vissuto anche l’esperienza di essere guidato da allenatori destinati ad essere licenziati a breve termine. Conosco il tipo di situazione e vi posso assicurare che non è il caso dei Blazers perciò continuerò ad ascoltarlo.” Anche Batum è convinto di Nate: “Si ho sentito una notizia dove domandava se eravamo ancora con lui. Secondo me sono cavolate. Crediamo nel nostro allenatore. Vuole tenere viva in noi la fiamma della competizione e lo fa con queste dichiarazioni. Di sicuro con un po’ più di sforzo avremmo trasformato in vittoria buona parte delle sconfitte subite. Proprio per questo motivo crediamo in Nate. Credetemi abbiamo piena fiducia in lui.” Concludiamo con le parole di Aldridge: “Ha sempre la nostra fiducia e lo testimonia il fatto che partita dopo partita tutti danno sempre il massimo. Se non lo ascoltassimo allora la squadra in campo si comporterebbe in modo diverso, in modo svogliato e senza impegno. E’ mancato qualcosa nei finali delle partite, ma di sicuro continuiamo ad essere con lui.” Concludiamo ricordando che McMillan in una situazione analoga a Seattle, nel 2005 quando i Sonics non gli rinnovarono l’ingaggio, mise a referto il suo miglior campionato come coach arrivando sino ad un passo dalle finali della Western Conference.