29/11/2010 - Mentre da Miami si registrano malcontenti e voci riguardanti la situazione dell’allenatore da Detroit Tracy McGrady, firmato nel corso dell’estate come free-agent, prende la parola per esprimere il proprio pensiero sugli Heat e in particolare sulla scelta di James di unirsi a Wade con la divisa di Miami. L’ex-capocannoniere e stella dei Magic non si dice sorpreso per quanto capita nel sud della Florida: “Va tutto come avevo previsto. Ci sono Wade e James che non riescono a entrare in sintonia. Voglio dire sono lo stesso tipo di giocatore e non c’è modo di vedere uno compensarsi con l’altro.” afferma McGrady sicuro delle sue parole prima di citare quello che secondo lui è il migliore Big Three: “Guardate Boston: quello è un big three perché fatto con tre ragazzi tradizionali. C’e una vera guardia tiratrice in Ray Allen, un’ala piccola tipica in Paul Pierce e un’ala grande pura in Kevin Garnett. Se vuoi fare un big three devi mettere insieme giocatori che sanno stare senza palla e sono in grado di completarsi l’un l’altro mentre nel caso di Miami non succede perché tutti vogliono avere la palla in mano. Non c’e’ nessun tiratore da fuori eccezionale quindi tante volte il loro gioco si limita a passa, ripassa e passa ancora in attesa di arrivare al tiro migliore dentro l’area.” T-Mac conclude l’intervista con il New York Post indicando nei Bulls la squadra che avrebbe dovuto scegliere LeBron: “Penso avrebbe dovuto andare a Chicago se proprio voleva andarsene da Cleveland. A Chicago sarebbe stata la stella assoluta e la chimica di squadra avrebbe funzionato meglio. Non puoi andare dove ti pare e poi aspettarti di avere la stessa chimica e gli stessi ritmi che avevi a Cleveland. LeBron deve adattarsi a dove si trova. Se non voleva intraprendere il processo di adattamento allora doveva o scegliere i Bulls o restare a Cleveland.”