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29/11/2010

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Miami Heat

Spoelstra ancora al centro delle polemiche di Miami

Heat
29/11/2010 - Nel corso della passata settimana le parole di Jackson nei confronti dell’allenatore degli Heat, come riportato durante il week-end, hanno catturato l’attenzione di tutti i mass-media. Riassumendo brevemente Jackson ha espresso il pensiero di molti: viste le difficoltà degli Heat la dirigenza potrebbe optare per far fuori Spoelstra e mettere in panchina Pat Riley. Il management di Miami non ha commentato la notizia, ma questo non placa di certo le voci sul conto di Spoelstra che aumentano di pari passo con i problemi della squadra. Appena un mese fa in molti discutevano sulle possibilità di vedere il team del sud della Florida riscrivere il miglior record NBA per una stagione regolare stabilito nel1996 e appartenente ai Chicago Bulls (72-10). Trascorsi appena 30 giorni questa ipotesi è a dir poco archiviata perché il bilancio vittorie-sconfitte di Miami parla di 9 trionfi e 8 insuccessi. Gli infortuni hanno colpito Miami (Miller fermo fino a Febbraio e Haslem per tutto l’anno), ma con il trio stellare Wade-Bosh-James le aspettative restano comunque alte e le sconfitte, almeno secondo una fonte anonima, stanno generando non poco malcontento.
Stando a quanto trapela da gole profonde il trio stellare in pubblico non rilascia nessuna dichiarazione, ma in privato critica aspramente il proprio coach domandasi prima di tutto se sia in grado di allenare e poi lo accusano di non lasciarli esprimere al pieno delle loro potenzialità. Quest’ultimo pensiero si è sviluppato prima di una recente sessione d’allenamento, forse quella a Dallas nel week-end oppure a Washington, quando Spoelstra avrebbe chiesto al team di essere più serio e concentrato sul gioco. La richiesta non sarebbe nulla di strano se non per il modo il cui è avvenuta: Erick avrebbe chiamato LeBron davanti a tutta la squadra dicendogli “non so quando sei serio e quando scherzi. Non riesco a capire quando fai l’una o l’altra cosa”. Un richiamo ufficiale davanti a tutti i suoi colleghi a James, ricordiamo due volte MVP (2009 – 2010), ha mandato su tutte le furie i compagni di squadra ancor prima di James stesso. “Lo ha attaccato pubblicamente. Senza nessun motivo perché tutti conoscono LeBron: si impegna sempre al massimo, ma allo stesso tempo adora scherzare e ridere. Spoelstra, però, non l’ha capito o non ha voluto capirlo richiamandolo davanti a tutti. Nessuno ci credeva e ora tutti pensano che non possano più esprimere la vera natura del loro gioco.,” commenta una persona presente all’allenamento che ha preferito restare anonima. Spoelstra intervistato sull’argomento evita di scendere nei dettagli: “Si tratta di una fonte anonima vero? Beh non ho niente da commentare a riguardo. Potrebbe essere vera o falsa e non ho tempo da sprecare. Penso i ragazzi nel nostro spogliatoio vogliano solo vincere e abbiamo bisogno di fare qualche miglioramento per raggiungere i nostri obiettivi. Questa è l’unica cosa che commento e non mi interessano le voci anonime.