27/04/2010 - Ieri sera è ufficialmente terminata l’esperienza dei Charlotte Bobcats nella prima post-season della loro storia. A far calare il sipario sono stati i Magic di Howard che hanno chiuso con un secco 4-0. Spente le luci sul terreno di gioco i riflettori si spostano tutti su Larry Brown il cui contratto prevede ancora due stagioni a Charlotte, ma sul suo ipotetico addio alle “Linci” di discute ormai da mesi. Questo scenario unito al disastro in cui si trovano i 76ers (playoffs mancati e Eddie Jordan licenziato dal ruolo di coach) hanno fatto nascere delle voci, riportate dal network “Yahoo! Sports” e dai principali quotidiani di Philadelphia, stando alle quali Brown avrebbe già deciso di accettare il ruolo di presidente dei Sixers. Il suo staff sarebbe composto da Milt Newton come General Manager e Mike Woodson nel ruolo di coach. Rimbalzata su tutti i mass-media a Stelle e Strisce la notizia è giunta alle orecchie del CEO dei Bobcats il quale afferma: “Si tratta di una novità per me. Verificherò con il nostro owner Micheal Jordan, ma dubito lui ne sappia qualcosa in merito.” Il diretto interessato Larry Brown nega ogni cosa: “Negli ultimi due mesi penso di aver sempre risposto allo stesso modo: non andrò ad allenare nessun’altra franchigia che non sia Charlotte.” Infatti non è una novità che Brown considerasse come requisito indispensabile per rimanere la presenza di Michael Jordan negli owner ed ora, con l’acquisto da parte di MJ delle quote di maggioranza ella franchigia, non ha motivo di andarsene. “Ora mi fermerò e ne discuterò con la mia famiglia? E poi con Michael? Di sicuro.” afferma Brown arrivato a Charlotte nel Maggio di due anni fa e in grado di trasformare il volto della squadra. “Questo, però, non significa che me ne andrò: non voglio allenare nessun’altra squadra se non questa. Ovviamente se Michael Jordan me lo permetterà.”