22/03/2010 - Nelle ultime settimane si è parlato parecchio del rendimento di Luis Scola che dopo gli scambi di metà stagione ha subito un’impennata a dir poco eccezionale. Non più costretto a condividere il posto con un altro lungo praticamente uguale a lui (Carl Landry) l’Argentino sta mettendo a referto il miglior mese dei suoi tre anni di carriera NBA: 20.6 punti e 11.3 rimbalzi. Se a numeri simili aggiungiamo il fatto che entrerà in un mercato (come free-agent con restrizione) dove ci sono parecchie squadre con ampi spazi salariale da investire, è facile intuire perché si trovi al centro dell’attenzione. Scola non aveva mai parlato del suo futuro, almeno sino ad oggi quando ai microfoni di Eurosport dichiara: “Nel giro di tre settimane il mio contratto andrà a scadere e io voglio fare tutto il possibile per dimostrare il mio valore. Comunque io voglio restare e sono sicuro che i Rockets la pensano allo stesso modo. Tuttavia l’NBA è qualcosa di molto più complicato di questo. E’ un business perciò se non posso giocare a Houston ci sono tante altre squadre in questa Lega. E se non dovessi trovare un accordo con nessun allora in giro per il mondo ci sono tanti posti dove mi piacerebbe giocare.” L’eventualità ritorni nel Vecchio Continente, però, sembra a dir poco remota perché ci son tante squadre NBA pronte a mettersi in coda per accaparrarselo nel caso Houston non arrivi ad un accordo. Da parte sua, considerata l’età ormai prossima ai 30 anni, Louis cercherà la miglior offerta possibile.