15/06/2009 - Ieri pomeriggio il coach dei Nuggets, arrivati a sorpresa ad un passo dalla Finale NBA, era impegnato in un torneo di golf (le cui quote per partecipare saranno devolute per aiutare i meno fortunati) dove ha potuto rilassarsi sul green. Al mattino , però, l’ex-coach dei Sonics finalisti 1996 (sconfitti 4-2 per mano dei Bulls di Jordan) ha avuto un “faccia a faccia” con il quotidiano Denver Post interessato a conoscere il suo futuro sulla panchina dei Nuggets. Il contratto di Karl, infatti, andrà a scadere al termine del prossimo campionato dunque in estate, se il team vuole davvero trattenerlo, potrebbe ricevere un’estensione contrattuale. “Ci sono buone possibilità che si arrivi ad un accordo. Ci sono stati segni e colloqui incoraggianti, però se dovessi dire con esattezza quali sono i piani della dirigenza non potrei farlo perché non li conosco.” Intervistato invece su come lui vedrebbe l’estensione afferma: “Premettendo che sta a loro decidere perché da parte mia io ho ancora un anno di contratto e in ogni caso, estensione o no, mi impegnerò al massimo. Tuttavia la decisione, positiva o negativa, avrà degli effetti su di me, sulla mia credibilità, su quella del mio staff e sui giocatori. Per essere onesti al 100% considerate le sfide vinte e fino a dove siamo riusciti a spingere la squadra, se adesso non dovessi essere confermato credo che la decisione getterebbe nella confusione tanta gente. ” Coach Karl quantifica pure il suo futuro come parte attiva all’interno di una squadra di basket: “Amo Denver, probabilmente quando mi ritirerò verrò a vivere comunque in questa città. Credo di poter reggere ancora dalle quattro alle sei stagioni come persona coinvolta all’interno di una franchigia. Nel ruolo di coach? Solo lo stress accumulato negli anni potrà dirlo. In base allo stress dipende la salute e tutto il resto. Dopo l’allenatore mi piacerebbe essere coinvolto in ruolo più dirigenziale. Mi piacerebbe davvero molto, ma ho ancora tempo per pensarci.”