11/03/2009 - Redick si trova nella sua terza stagione NBA con gli Orlando Magic squadra dove solo nel corso dell’attuale campionato ha trovato il proprio spazio nella rotazione. Nei primi due anni, infatti, la relazione fra il fuori classe di Duke e la franchigia di Orlando non si poteva di certo dire idilliaca dal momento che J.J. a più riprese chiese di essere ceduto per lo scarso minutaggio ottenuto. Tuttavia, come anticipato, oggi la sua situazione all’interno dei Biaco-Blu è diametralmente cambiata perché Redick parte nel ruolo di sesto uomo occupandosi di dare riposo all’ex-Warriors, arrivato la scorsa estate, Pieturs.
Restando in tema Redick il suo supporto è stato fondamentale nella partita giocata ieri sera dai Magic contro i Bulls dove si registravano le assenze di Turkoglu e Lewis. “Non potevamo utilizzarlo Hedo e Rashard e Dwight è rimasto in campo per appena 22 minuti. Nonostante tutto ciò abbiamo travolto Chicago con una vittoria fatta da uno scarto di 28 punti. Qual’e’ il nostro segreto?” si auto domanda Van Gundy in conferenza stampa e poi si risponde: “Abbiamo vinto grazie agli altri giocatori che nel momento del bisogno si sono trasformati in leader prendendosi le responsabilità del caso” Per quanto riguarda nello specifico J.J. la sua prestazione si è conclusa con 13 punti (4/6 dal campo) e 4 assists. Grazie al trionfo 107-79 Orlando si è matematicamente qualificata per i playoffs edizione 2009 entrando anche negli albi d’oro della franchigia. Infatti solo 1994-95, anno in cui Orlando arrivò sino in finale (sconfitta 4-0 per mando dei Rockets), i Magic riuscirono a qualificarsi con meno partite (61) rispetto a quelle ottenute nell’attuale campionato (64 – 47 vittorie; 17 sconfitte).