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23/04/2015

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Oklahoma City Thunder

Dopo 7 anni finisce l'era Brooks a OKC

Thunder
23/04/2015 - A stagione conclusa, playoffs mancati per la prima volta dal 2008/09, la dirigenza dei Thunder non ha avuto esitazione su quale fosse la prima mossa da intraprendere nell'off-season 2015: licenziare coach Scott Brooks. A capo di un team menomato dagli infortuni (Kevin Durant ha disputato appena 27 partite, Westbrook ne ha saltate 15 e Ibaka le ultime 18), Brooks, ha fallito l'obiettivo post-season, tuttavia non è questo il motivo dietro al licenziamento.
E' stata una decisione difficile da prendere sotto tanti punti di vista.” afferma il GM Sam Presti in un breve comunicato stampa. “Questa decisione non è una conseguenza dell'ultima stagione, ma piuttosto un assestamento di ciò che pensiamo sia necessario fare affinchè il team continui ad evolversi, progredire e migliorare. Abbiamo optato per questa scelta con l'intento di stimolare il progresso del team in modo da continuare con la crescita e guardando al futuro, ci rendiamo sempre più conto che tale decisione era da prendere.” Presti, secondo quanto trapela da gole profonde, non avrebbe chiesto il parare di nessun giocatore (incluse le super-star Durant-Westbrook) prima di dire addio a Brooks. Quest'ultimo aveva ancora due anni di contratto, ma solo uno garantito in quanto l'ultima stagione (2016/17) era a discrezione del club.
Ci ha guidato. Ha fatto in modo che tutti quanti noi fossimo pronti a giocare l'uno per l'altro, nonostante ci siano stati tanti cambi nella nostra rosa. Lui teneva tutti quanti insieme. Questo è quello che un coach deve fare. Non posso dire niente o lamentarmi perchè faceva il suo lavoro in modo ottimo. Ci teneva insieme.” Questa la prima reazione di Kevin Durant che poi ha ringraziato ancora una volta Brooks sul social network Instagram. In un post, pubblicato da “easymoneysniper” (account di Durant), si può leggere: “Oggi è stata dura per me. Anche se supporto il mio team al 100% e mi preparo per la prossima stagione pianificando il mio futuro a OKC, Scotty è stato un mio amico e il mio coach per le passate sette stagioni. Abbiamo tagliato tanti traguardi insieme, ed il tempo trascorso nessuno potrà portacelo via. Sotto la sua guida sono cresciuto parecchio sia come giocatore che come uomo e gli sarò per sempre grato. Non posso augurargli nient'altro che il meglio a lui e alla sua famiglia per il loro futuro. Sono stati una parte importante delle squadra, della comunità e della città. Non ho dubbi che, qualsiasi direzione vorrà prendere, avrà di sicuro successo.” Al momento non vengono fatti nomi sul futuro allenatore degli Oklahoma City Thunder.