Anthony: "sono la stella più sottovalutata della NBA"
Knicks
Nelle sue undici stagioni NBA Anthony ha raggiunto la post-season per un totale di 10 volte, ma il “problema” sono i numeri dei playoffs: delle 10 partecipazioni appena una volta ha superato il primo turno. Questi dati vanno a danneggiare la sua immagine di scorer (nel 2012/13 è stato il miglior capo cannoniere della lega finendo secondo, dietro a Kevin Durant, 12 mesi fa) facendolo passare per “egoista” e/o incapace di adattarsi ad un gioco di squadra completo. Anthony, però, risponde anche a queste critiche: “ Queste analisi arrivano da gente che magari non raggiunge mai niente nella propria carriera. Stanno solo seduti dietro ad una scrivania a scrivere articoli e giudicare cosa accade. Vivono attraverso di noi e grazie a quello che noi facciamo in campo. Non mi preoccupo di essere messo allo stesso livello di James o Durant. Non mi preoccupo di avere alti o bassi perché l’unica cosa che mi interessa è scendere in campo ed essere il miglior giocatore possibile.”
Concludiamo ricordando che in estate Anthony, dopo aver visitato varie franchigie (Dallas, Houston , Lakers, Chicago), ha optato per rinnovare con i New York Knicks di Phil Jackson al massimo salariale consentito dunque oltre 120 milioni di dollari.