Geschwindner: Nowitzki ha ancora tanto da dare
Mavericks
“Dirk non basa tutto il suo gioco solo ed esclusivamente sulla fisicità, di sicuro non può saltare e correre con un pazzo come possono fare altri, ma la cosa importante è che nel modo in cui gioca, ammesso non sia soggetto a pesanti infortuni, abbia ancora tanto da dare, tre o quattro anni senza troppi problemi.” Esordisce Holger su un’emittente radio della Big D e le sue parole trovano conferma prima di tutto nella convocazione, voluta dai coach, al All-Star Game 2014 ovvero il numero 12 della sua carriera. “L’idea di base è che fin quando troverà divertente e stimolante andare al lavoro e scendere in campo allora dovrà farlo, perché la cosa peggiore e che si fermi, rimanga a casa e poi una volta seduto inizi a pensare: “oh, potevo giocare ancora”, quindi valutare un eventuale ritorno. Tanti grandi nomi ci sono passati e ci hanno provato, ma sempre con scarsi risultati. Quindi una situazione simile non funziona, non ha senso ed è da escludere. E’ meglio che giochi fin quando possa, fin quando non porteranno via il suo corpo dal campo. Fin quando sarà proprio finita. Allora si renderà conto che è finita per davvero senza pensare ad eventuali ritorni.”
In estate Dirk sarà free-agent e come ha già più volte anticipato i suoi progetti sono quelli di impegnarsi per altri due/tre anni sempre con Dallas, ma ad uno stipendio sensibilmente inferiore in modo da permettere al club di andare alla ricerca di un altro free-agent con il quale dare l’assalto al secondo titolo targato Dallas e di sicuro la presenza di Nowitzki garantisce un ottimo punto di partenza. Infatti con 21.5 punti ad incontro, Dirk, non solo concluderà fra i migliori top ten nella classifica dei realizzatori NBA 2013/14, ma sarà il sesto di sempre per media punti realizzati a 35 anni (o oltre) d’età. Meglio di lui hanno fatto: Kareem Abdul-Jabbar, Elgin Baylor, Alex English, Michael Jordan e Karl Malone. Ovviamente Mark Cuban si è già detto disposto a siglarlo sino a quando si sentirà disposto a scendere sul terreno di gioco.