30/03/2014 - Nel match avvenuto ieri sera fra Rockets e Clips Blake Griffin, il carro trainante del settore lunghi targato Los Angeles, ha dovuto abbandonare il terreno di gioco a circa metà primo tempo per via di forti dolori alla schiena (fortunatamente non sembra nulla di grave). Nell’immediato coach Rivers ha deciso di utilizzare il proprio ex-giocatore dei Celtics, arrivato dopo il taglio dei Magic di un paio di mesi fa, Glen “Big Baby” Davis, tuttavia sono bastati un paio di minuti affinchè Doc tornasse sui propri passi richiamandolo prima in panchina e poi spendendolo negli spogliatoi.
Rivers e Davis, come anticipato, si conoscono già dai tempi dei Celtics dove l’allenatore dei campioni NBA 2008 imparò a sfruttarne i punti di forza, ma anche a conoscerne i punti deboli. Fra questi ultimi c’è l’essere oltre misura suscettibile alle emozioni che lo porta a farsi trascinare troppo dagli eventi quindi a fargli commettere azioni avventate. Ed è proprio questo lato del carattere di Big Baby ad aver fatto scattare un campanello d’allarme nella testa di Doc ad inizio secondo quarto del sopracitato match ovvero subito dopo averlo richiamato in panchina. La reazione di Davis a tale gesto è stata spropositata, vistose lamentale e parole non troppo “cordiali” scambiate con Doc mentre rientrava in panchina, dunque il coach ha chiesto alla polizia che lo scortassero in spogliatoio per permettergli di “sbollire”.
Davis non ha più rimesso piede in campo e la mossa ha pagato i dividendi attesi da Rivers: parziale di 34-18, primo tempo chiuso avanti 61-58 e poi vittoria 118-107.
“Sinora non avevo mai adottato un gesto simile, ma se vedo che qualcuno esagera con le reazioni, allora lo rispedisco indietro. Ne avevamo già parlato come gruppo. Non ci do molto peso. Non ne abbiamo parlato durante l’intervallo di metà partita perché non è un problema. Avremmo avuto bisogno di lui stanotte, ma con la testa non era con noi allora l’unica cosa giusta da fare era fermarlo e dirglielo.” Sono le parole con cui esordisce Rives in conferenza stampa, prima di rispondere a chi gli chiede di essere più specifico nel definire la reazione di Big Baby : “Si faceva trasportare troppo delle emozioni e gli ho detto di starsene un po’ seduto. Ma poi ho pensato fosse una distrazione e quando uno dei tuoi ragazzi è una distrazione, allora non penso che debba stare in panchina. Se sei una distrazione, finisci per distrarre tutti gli altri compresi i giocatori che dovrebbero stare attenti a quanto accade in campo, allora che vada a sedersi nello spogliatoio cosi gli altri possono stare attenti ed essere pronti a scendere in campo.” Da parte di Big Baby non si registra nessuna reazione.