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16/07/2013

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Miami Heat
Miami Heat

Miami taglia Mike Miller

Heat
16/07/2013 - Terminato il campionato con la vittoria del secondo titolo consecutivo, terzo di franchigia, l’idea degli Heat era quella di mantenere intatto il proprio nucleo senza applicare alcun cambiamento o taglio. La divulgazione delle nuove regole relative al pagamento della luxury tax a partire dal 2014, finisce l’epoca del “semplice” pagamento di un dollaro per ogni dollaro che sfora il cap in favore di un aumento a scaglioni, ha fatto fare retromarcia ai campioni in carica che, dopo aver valutato attentamente la situazione, hanno deciso di applicare la regola dell’amnistia nei confronti di Mike Miller.
L’ex-rookie of the year targato Magic aveva un ingaggio previsto pari a 12.8 milioni di dollari spalmato sulle due prossime stagioni e questo, sommato agli altri, sarebbe costato circa 17 milioni di dollari da versare in luxury tax alla NBA. “Capisco che nel basket ci sia anche un lato legato business.” Ha esordito Miller che, secondo gole profonde, si sarebbe già accordato con una nuova squadra. “E’ una combinazione fra l’essere molto, molto grato per l’opportunità datami, ma allo stesso tempo fa male perdere l’opportunità di essere parte di qualcosa davvero, davvero speciale della quale avrei voluto essere parte.” Miller si riferisce, ovviamente, alla possibilità di confermarsi campione pure nella stagione 2013/14 portando cosi Miami a tagliare il traguardo del Three-Peat (gli ultimi a riuscirci furono i Laker di inizio anni 2000).
Dopo tante discussioni ed il sincero desiderio di esplorare il mercato, abbiamo preso la difficile decisione di applicare la regola dell’amnistia su Mike Miller.” Ha esordito Pat Riley, dopo aver ripetuto per giorni che Miami non era intenzionata ad applicare la regola dell’amnistia su alcun giocatore. “Mike ha avuto un impatto incredibile sui Miami Heat: ci ha aiutato ad essere in tre finali e a vincere due titoli consecutivi. Dirgli addio non è facile per nessuno, né per me, né per Eric, né per la famiglia Airson e nemmeno per tutta l’organizzazione dei Miami Heat. Mike è stato uno dei migliori giocatori che abbia mai avuto questa franchigia , di sicuro ci mancherà. Auguriamo a Mike, sua moglie Jennifer ed alle loro famiglie il miglior futuro possibile.
Miller, come previsto dal regolamento, percepirà comunque la parte rimanente del proprio stipendio (12.8 milioni dollari) da parte degli Heat.