Grant Hill si ritira dopo 19 stagioni in NBA
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“Sono felice di poter affermare di essere giunto al termine.” Ha esordito l’ex-Pistons proseguendo: “Sono ufficialmente in pensione e parto da qui per progettare i miei piani futuri. Ho avuto una lunghissima carriera… Negli ultimi anni ho pensato parecchio a questo momento, ma ora penso sia giunta l’ora. Ho amato e mi sono davvero divertito giocando in questo lega, però è giunta l’ora di mettere un punto e andare a capo.” Le parole di Hill trovano riscontro nella realtà dal momento che già un anno fa, quando si impegnò con Los Angeles attraverso un contratto di 2 anni garantiti al valore di 4 milioni di dollari, aveva mulinato l’ipotesi ritiro. Nel corso dell’ultimo campionato aveva poi ripetuto che, a prescindere dall’ingaggio, questa sarebbe stata la sua ultima stagione
Nel 2012/13 gli infortuni lo hanno limitato ad appena 29 match, il minimo storico dal 2006, intaccando la sua capacità di aiutare il team tanto in stagione regolare quanto nei playoffs (appena una partita disputata nella post-season). Anche minutaggio e punti sono risultati al minimo storico: 15.1 minuti e 3.2 punti a partita. Da qui la scelta di appendere le scarpe al chiodo.
“L’intera organizzazione dei Clippers si vuole congratulare con Hill per la sua incredibile carriera.” Ha affermato il presidente delle operazioni Gary Sacks. “Per 19 anni Grant è stato un esempio di giocatore di classe e serio professionista. Inoltre non è solo uno fra i migliori giocatori, ma anche uno degli individui più intelligenti con cui abbia mai lavorato. Siamo stati davvero fortunati ad avere Grant con noi per la sua ultima stagione e gli auguriamo il miglior futuro possibile per la prossima fase della sua vita.”
Dopo un esordio da vero fuoriclasse avvenuto nella seconda meta degli anni 90 (due volte campione NCAA con Duke, medaglia d’oro con il secondo Dream Team ad Atlanta 1996, 1994/95 co-rookie of the Year, 5 volte All-Nba Team) la carriera di Hill finì in un abisso con il nuovo millennio. Acquistato dagli Orlando Magic avrebbe dovuto essere il collega ideale da schierare al fianco di McGrady salvo disputare appena 47 partite in quattro stagioni (2000/04) a causa di continui problemi alle caviglia. Nel 2000/01 i dolori gli permisero di giocare appena 4 match mentre il 2003/04 lo trascorse tutto nei panni di spettatore non pagante. Pasato ai Phoenix Suns nell’estate 2007 la sua carriera, con gli infortuni finalmente alle spalle, tornò a brillare arrivando a disputare 82 match nel 2008/09, 81 nel 2009/10 e 80 nel 2010/11. Terminata l’avventura in Arizona si trasferì in California dove, come anticipato, problemi ad addominali e schiena ne hanno limitato l’efficienza.
Grant Hill conclude la sua “vita cestistica” con una media di 16.7 punti, 6 rimbalzi, 4.1 assits, 1.2 recuperi in 33.9 minuti di media a partita, In totale vanta 1.026 match disputati (972 volte titolare) con delle percentuali del 48.3% dal campo, 31.4% da oltre l’arco e 76% dalla lunetta.