14/05/2013 - Domani gli owner delle 30 franchigie NBA si incontreranno a Dallas e saranno chiamati ad esprimere la propria preferenza riguardante la domanda fatta dai potenziali nuovi acquirenti dei Kings di spostare la franchigia da Sacramento a Seattle.
Tuttavia come emerso nelle scorse settimane l’operazione, che inizialmente sembrava fosse destinata ad andare in porto senza “turbolenze”, potrebbe finire in stallo perché la commissione incaricata dalla NBA di dare un proprio parere sul ri-collocamento del club ha espresso giudizio negativo.
I motivi dietro al “no” sono principalmente due: l’ottima controproposta architettata da Kevin Johnson (sindaco di Sacramento) e sponsorizzata da un gruppo di investitori della capitale della California ed il fatto che a Seattle ci siano altre numerose franchigie pro mentre a Sacramento ci sono solo i Kings (dunque i tifosi non devono “spartirsi”).
Scendendo nei dettagli dell’offerta targata Sacramento il multi-miliardario Vivik Ranadive è il porta voce di un gruppo disposto ad acquistare le azioni dagli attuali owner (i fratelli Maloofs) e allo stesso tempo investire nell’edificazione di una nuova arena, il tutto nell’ottica di trattenere i Kings a Sacramento.
Chris Hansen, il capo degli investitori di Seattle, ha reagito al primo “no” della commissione NBA alzando la propria offerta (409 milioni di dollari al posto di 358) e dicendosi pronto a sborsare altri 4 milioni di dollari a team (dunque 116 milioni – 29x4) come auto-tassa per rimborsare eventuali malumori o combattere eventuali indecisioni.
L’ultima parola (ovviamente) spetta ai 30 owner delle franchigie NBA, è necessario il 50%+1 dei voti affinchè ci possa essere il trasferimento, che se dovessero comunque votare in negativo potrebbero dare vita ad uno “stallo”. Infatti appena 24 ore fa i fratelli Maloofs hanno fatto sapere che in caso di voto negativo al passaggio dei Kings a Seattle loro non sarebbero più interessati a vendere il club dunque l’offerta di Kevin Johnson e dei suoi investitori difficilmente diventerà realtà (gli investitori costruivano la nuova arena in quanto acquistavano il club). L’NBA, che spalleggia Ranadive , non può in alcun modo costringere i Maloofs, nonostante le dichiarazioni pubbliche di voler vendere, a cedere le azioni di cui sono titolari. Dunque lo stallo è dietro l’angolo. Non ci resta che attendere le prossime ore per sapere come si concluderà la vicenda Sacramento-Seattle-Kings.