29/04/2013 - Il centro dei Washington Wizards, arrivato alla sua stagione numero 11 dopo aver esordito ai Nets quindi essersi spostato a Memphis, Minnesota, Atlanta e Boston, Jason Collins ha deciso di “uscire allo scoperto” diventando cosi il primo gay dichiarato nella storia degli sport pro americani. “Non avrei mai immaginato di diventare il primo atleta gay dichiarato delle leghe pro americane. Ma dal momento che lo sono, sono felice di fare questa affermazione. Spero di non essere paragonato al ragazzino che a scuola alza la mano e dice: “Sono differente”. Probabilmente se qualcuno la pensasse come me, non sarei il primo. Ma dal momento che ancora nessuno l’aveva fatto allora ecco perché alzo la mano.”
L’ipotesi di un atleta gay nelle maggiori leghe americane (NHL, NBA, NFL, MLB) era stato discusso solo un paio di settimane fa dal network ESPN, ma sino ad oggi nessuno si era fatto avanti. “Come Adam Silver ed io abbiamo già detto a Jason, conosciamo la famiglia Collins da quando Jason e Jarron sono entrati a far parte della NBA nel 2001 e sono sempre stati membri esemplari della famiglia NBA. Jason è assolutamente rispettato come giocatore dai compagni e dagli avversari e siamo orgogliosi abbia deciso di affrontare questo importante discorso apertamente e senza riserve.”. E’ stata la reazione di David Stern seguita poi da quella di tanti alti giocatori.
Fra i primi , attraverso il social network twitter, c’è anche Kobe Bryant: “Sono orgoglioso di Jason Collins. Non soffocarti per via dell’ignoranza degli altri. #coraggio, #supporto”. I complimenti per la dichiarazione sono arrivati anche dall’ex-presidente degli Stati Uniti Bill Clinton la cui figlia andava a scuola con Collins a Stanford: “L’annuncio di Jason fatto oggi è un momento davvero importante per lo sport pro e per la storia della comunità Gay e Lesbiche. Inoltra mostra la forza di una brava persona nel non volersi più nascondere. Preferendo piuttosto dichiarare a tutti chi è, cosa fa per lavorare, costruire la propria famiglia e contribuire in modo positivo nella comunità.”