Shooting Stars Challenge
Regolamento / Edizione precedente - L’introduzione del concetto di “Est” e “Ovest” avvenuto lo scorso anno prosegue in tutte le manifestazioni del All-Star Saturday dove i vari giocatori oltre ad essere (quando possibile) suddivisi per team lo sono anche per Conference. Questo significa che alla fase finale accede sempre un rappresentante dell’Est ed uno dell’Ovest.
Lo Shooting Stars, la manifestazione che apre ufficialmente il Sabato dedicato alle stelle, non fa eccezioni dunque prima si affronteranno i team della Eastern Conference poi quelli della Western e le due finaliste andranno a disputare il match decisivo per l’assegnazione del Trofeo.  Come sempre i team sono costituiti da una stella attuale della Nba, una Leggenda del passato ed una giocatrice della WNBA.  Per chi non conoscesse il regolamento la sfida prevede una serie di postazioni dai quali effettuare i canestri in rapida sequenza. L’ultimo postazione, di solito la più “ostica”, è situata a metà campo.
I campioni in carica sono il Team Bosh che si ripresenta senza variazioni (Dominique Wilkins e Swin Cash accompagnano Chris) al primo duello con gli Hardaway (padre + figlio e Elena Delle Donne). Sull’altro versione abbiamo il Team Curry e Durant.

Team Hardaway (Eastern Conference)
Giocatore
Provenienza
Tim Hardaway Jr.
NBA - New York Knicks
Tim Hardaway Sr.
Leggenda NBA (ex-Heat)
Elena Delle Donne
WNBA - Chicago Sky


Team Bosh (Eastern Conference)
Giocatore
Squadra
Chris Bosh
NBA - Miami Heat
Dominique Wilkins
Leggenda NBA (ex-Hawks)
Swin Cash
WNBA - Chicago Sky


Team Curry (Western Conference)
Giocatore
Squadra
Stephen Curry
NBA - G.S. Warriors
Dell Curry
Leggenda NBA (ex-Hornets)
Becky Hammon
WNBA - San Antonio Stars


Team Durant (Western Conference)
Giocatore
Provenienza
Kevin Durant
NBA - OKC Thunder
Karl Malone
Leggenda NBA (ex-Jazz)
Skylar Diggins
WNBA - Tulsa Shock


NOLA '14: Il detto “squadra che vince non si cambia” trova conferma anche nella prima sfida del Sabato All-Star dal momento che a trionfare è il Team Bosh composto nello stesso identico modo di 12 mesi fa.  Invece a non decollare, almeno a livello di prestazioni perché sulla carta è un ottima idea, sono i team padre-figlio. I primi ad esordire, infatti, sono proprio i Curry (senior, junior accompagnati dalla Hammond) che fermano il cronometro a 1.05 secondi. I loro sogni di gloria sono subito infranti dal team Durant dove è proprio KD a insaccare la bomba da metà campo per arrestare il tempo a 60 secondi esatti. Il team Hardaway è quello con più problemi di tutti a connettere dalla lunga distanza ed alla fine è Tim Jr. a fermare il tabellone sul 1.25. I campioni in carica esordiscono per ultimi mostrandosi subito in ottima forma: bomba di Bosh al primo tentativo significa accesso alla finale con  il miglior tempo 35.6.
Dunque la finale si disputa fra Team Durant e Team Bosh. L’ottimo tempo messo a referto dai campioni in carica non spaventa Kd, the Mail Man e soprattutto Skylar Diggins la quale mette la propria firma sul pallone più importante (43 secondi) facendo presagire l’arrivo dei nuovi campioni ed in effetti il pronostico, con Bosh che sbaglia ben 4 tiri all’altezza della linea dei tre punti, sembra destinato a realizzare sino a 31.4 secondi più tardi. Questo, infatti,  è il tempo riportato sul cronometro quando Chris, nonostante i tentativi sbagliati di cui sopra, insacca (di nuovo) la bomba da metà campo al primo tentativo e laurea nuova campione dello Sear Shooting Stars il Team Bosh.

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