18/10/2010 - Ieri i Phoenix Suns si sono recati a Toronto per la partita di pre-campionato ed i tifosi d’oltre confine non hanno perso l’occasione di accorrere numerosi al Air Canada Centre per gustarsi la partita, ma soprattutto per fischiare Hedo Turkoglu. Il turco di passaporto greco dodici mesi fa (circa) divenne free-agent e con alle spalle una serie di stagioni di altissimo livello con i Magic (nel 2009 fu decisivo per l’accesso di Orlando in finale) si trovò conteso fra le franchigie con più soldi da investire. Alla fine a spuntarla furono proprio i Raptors con un quinquennale da 53 milioni di dollari. Ad un ingaggio così “corposo”, però, non seguì un campionato altrettanto altisonante. Anzi limitato dagli infortuni e dal poco impegno (impossibile dimenticarsi di quando saltò una partita per problemi di stomaco e la stessa sera venne ripreso cenare in un ristorarne esclusivo di Toronto) Turkoglu finì ai margini della rotazione di coach Triano. In estate i Phoenix lo hanno acquistato per Leandro Barbosa, ma i tifosi non si sono dimenticati il recente passato e per questo motivo hanno accompagnato ogni suo possesso con fischi e “boo”. Intervistato dopo il match Hedo prova a spiegarsi: “La gente deve realizzare che non è sempre tutta colpa dei giocatori. La gente si deve rendere conto di cosa accade nella realtà quindi giudicare sulla base di questi fatti. Non sto parlando a caso. Chirs Bosh era un All-Star e ha deciso di andarsene. Altri ragazzi in passato erano All-Star e hanno intrapreso la stessa scelta: Vince Carter e Tracy Mcgrady ad esempio. Bisogna riflettere su questi fatti. Conoscono Bosh e spero che non venga fischiato al suo ritorno. Ha dato tantissimo a questa squadra e penso meriti un bentornato e non dei fischi. ” Il prossimo appuntamento di Hedo in Canada sarà il 25 Febbraio per la partita di stagione regolare (Suns @ Raptors) ed è già preparato per un’altra serie di fischi: “Devo venire ancora una volta e…. ricevere di nuovo i fischi del pubblico. Credo che la gente lo faccia perché mi giudica apparentemente per come mi sono comportato. Sono venuto qui e secondo loro non mi sono mai impegnato. Non è cosi. Se guardate al mo passato scoprirete che a prescindere dalla squadra in cui militavo ho sempre dato il massimo. Probabilmente a Toronto sono stato frainteso.”