22/08/2010 - Circa un anno fa Delonte West, all’epoca in forza a Cleveland come playmaker titolare, stava attraversando il Maryland in sella alla sua motocicletta quando un agente di polizia lo fermò per accertamenti. Nel Maryland le persone possono trasportare con sé le armi da fuoco (regolarmente denunciate) a patto che le tengano sempre ben in vista e West ha violato questa regola perché le due pistole ed il fucile (tutti carichi) erano nascosti dal bagaglio e dagli indumenti. In aggiunta Delonte aveva anche un coltello di tipo “Bowie” ovvero un grosso coltello con una lama da circa 20 centimetri. Dodici mesi fa venne rilasciato sotto il pagamento di una cauzione, però, alle porte dell’ultimo week-end West ha dovuto fare i conti con la legge ed è andato a discutere il proprio caso in tribunale. Alla fine dell’udienza è stato giudicato colpevole ed ora fra le varie sanzioni ci sono pure gli arresti domiciliari. Al momento Delonte (10 punti di media in 6 anni di carriera NBA) si trova senza contratto perché Cleveland lo ha ceduto a Minnesota e a loro volta i Wolves hanno deciso di tagliarlo ad inizio Agosto pagandogli così, come previsto dal suo contratto, solo 500.000 dollari degli oltre 4 milioni previsti per il 2010/11. Nonostante sia free-agent l’ufficio centrale della NBA ha disposto 10 giorni di sospensione nei confronti di West quindi se troverà una squadra disposta a firmarlo il suo campionato inizierà con 10 giorni di ritardo (ovviamente in questo arco di tempo non percepirà lo stipendio). Sempre se dovesse riprendere la carriera di giocatore la sentenza degli arresti domiciliari gli dà la possibilità di muoversi all’interno degli Stati Uniti d’America esclusivamente per motivi di lavoro. Al momento, però, nessuna squadra pare interessata a West perché spaventate più dai problemi psicologici che da quelli legali. Negli anni scorsi più di una volta Delonte ha sofferto di crisi depressive che lo costrinsero a restare lontano dal terreno di gioco.