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31/07/2010

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Memphis Grizzlies

Emergono nuovi particolari sul giallo Wright

Grizzlies
31/07/2010 - La polizia prosegue le indagini sulla tragica scomparsa di Lorenzen Wright facendo cadere la pista del suicidio in favore (purtroppo) dell’omicidio. Trovato il cadavere vicino ad un bosco nei pressi di Memphis gli agenti sono riusciti a capire si trattasse di Wright solo attraverso il calco dentale perché il resto del corpo era ormai in stato di putrefazione (il suo corpo è stato scoperto dieci giorni dopo il decesso). I tutori dell’ordine di Memphis stanno battendo principalmente due strade: la chiamata al 911 partita dal cellulare poco prima della morte e le amicizie di Lorenzen. Per quanto riguarda la chiamata al numero dell’emergenze sono stati riascoltati i nastri dove ad una voce distorta seguono circa dodici colpi d’arma da fuoco. La polizia sta cercando di capire perché il centralino del 911 non ha segnalato questa chiamate alle autorità competenti (forse pensava si trattasse di uno scherzo). Le notizie più agghiaccianti, però, arrivano dalla famiglia ed in particolare dalla ex-moglie Sherra Wright. La sera in cui l’ex-giocatore NBA è sparito si trovava a casa della Sherra fino a tarda notte quando una macchina è venuto a prelevarlo. Lorenzen pare non abbia specificato né dove fosse diretto (la partenza per il viaggio era prevista il giorno dopo), nè chi fosse venuto a prenderlo. Ad allarmare la polizia, però, è anche un’altra storia legata all’ex-moglie: circa sei settimane fa, metà febbraio, a casa degli ex-coniugi Wright erano apparsi tre uomini armati di cui uno (con la pistola in vista) aveva ”consigliato” alla signora di non avvertire nessuno della visita. Spaventata per se, ma soprattutto per i suoi figli, ha mantenuto il segreto sino ad oggi quando si è confessata nell’interrogatorio. Sfortunatamente, però, non è l’unica brutta notizia perchè Lorenzen di recente aveva venduto un paio delle sue macchine di lusso ad un personaggio noto negli ambienti malfamati di Memphis e già sospettato di sei omicidi (nessuna prova lo ha mai accusato). Un altro particolare arriva dalla madre stando alla quale prima della partenza Wright, che avrebbe dovuto restare una settimana fuori casa, aveva con se un’ingente somma di denaro contante (ovviamente scomparso). Le indagini proseguono e per ovvi motivi alcuni dettagli potrebbero essere ancora nascosti alla stampa perciò restiamo in attesa di altri svolgimenti per capire chi sia stato ad uccidere l’ex-giocatore di Clippers, Hawks, Grizzlies, Kings e Cavaliers.