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18/05/2010

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Celveland Cavs

Ore contate per Mike Brown?

Cavs
18/05/2010 - Come abbiamo riportato nel week-end Dan Gilbert in persona, l’owner di maggioranza dei Cavs, è rimasto particolarmente deluso dall’inattesa eliminazione della sua squadra dai playoffs anche se, almeno nell’immediato, ha negato le voci riguardanti il licenziamento di Mike Brown dal ruolo di coach. Tuttavia le possibilità che dietro all’imminente addio forzato di Brown ci sia qualcosa di vero trova conferma nel contratto dello stesso coach. Gilbert, infatti, aveva annunciato di arrivare ad una decisione su Brown in dieci giorni e lo stesso arco di tempo è presente in una clausola dell’ingaggio di Mike: se dovesse essere licenziato entra dieci giorni dall’ultima partita dei Cavaliers allora la squadra non sarà obbligata a corrispondergli tutto lo stipendio previsto per la stagione a venire (quindi il 2010/11). Considerato che l’estate in arrivo sarà a dir poco “impegnativa” sul fronte economico per i Cavaliers (oltre a rinnovare James, sempre ammesso non se ne vada, devono migliorare il resto della squadra) Brown ed il suo staff sentono “imminente” la sentenza e sarebbero già pronti a fare le valigie. Al suo posto, stando ad uno dei più noti quotidiani dell’Ohio, sono principalmente in ballo due nomi: Larry Brown e quello, già citato ieri, di John Calipari. Attualmente nella NBA ci sono solo cinque allenatori in attività con al dito un anello vinto nei panni di coach: Phil Jackson, Gregg Popovich, Doc Rivers, Pat Riley e appunto Larry Brown. I primi quattro, però, non hanno alcuna intenzione di cambiare aria (o perlomeno di spostarsi a Cleveland) mentre Brown, nonostante disponga di un contratto garantito e almeno pubblicamente non ha mai dato segno di volersene andare dal North Carolina, potrebbe accettare l’offerta dei Cavaliers. Fra l’altro, sempre se le gole profonde sono state veritiere, quando nel 2003 Cleveland vinse la scelta numero uno alla draft lottery Larry Brown si era già interessato per il ruolo di allenatore di LBJ, ma la sua candidatura non venne accettata. Due anni più tardi, nel 2005, si registro un rifiuto ma in direzione opposta: l’allora uscente allenatore dei Pistons rifiutò la proposta dei Rosso-Neri in favore di New York. Al momento, però, come anticipato prima, Larry non si è mai detto intenzionato a lasciare Charlotte (or sotto l’egemonia di Michael Jordan) e se cosi fosse allora scatterebbe il “piano b” ovvero portare a Cleveland il coach dei campioni NCAA di Kentucky. Al momento, però, sono solo supposizioni restando in attesa, prima di tutto, del verdetto di Gilbert e degli altri soci alla guida dei Cavaliers.