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15/03/2010

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Washington Wizards

Arenas, pronto ad essere punito, chiede scusa

Wizards
15/03/2010 - Da quando Gilbert Arenas è in attesa di essere processato ha mantenuto un profilo molto basso con i mass-media parlando appena una volta con la stampa quando, in seguito alla serie di scambi che hanno coinvolto i suoi colleghi (Jamison-Butler), gli venne chiesto cosa ne pensava di restare a Washington. Arenas, in accordo con la proprio filosofia, si limitò a dire che non aveva problemi ad indossare ancora la divisa dei Wizards Oggi, a 10 giorni dalla data dell’udienza, Arenas rompe di nuovo il suo silenzio per chiedere in un certo senso scusa di quanto accaduto. Due mesi fa, per chi non ricordasse la “triste” vicenda, Gilbert portò nello spogliatoio tre pistole con l’idea di intimorire/scherzare il collega Crittenton che gli doveva dei soldi per debiti di gioco. Nello stato di Washington, a parte che da regolamento NBA non si possono introdurre armi nei palazzetti, per motivi di sicurezza è assolutamente vietato spostarsi armati senza permesso e si rischia fino a cinque anni di reclusione. David Stern ha sospeso sia Crittenton che Arenas per tutto il resto della stagione regolare e Arenas ora si trova in attesa di giudizio da parte della legge che ha già dato un anno di libertà vigilata a Crittenton (pure l’ex-Lakers aveva portato con sé un’arma da fuoco). Aspettando che la corte si riunisca il pensiero di Agent Zero, che il prossimo anno lascerà il numero 0 per passare al numero 6, si concentra sul proprietario dei Wizards Abe Pollin mancato lo scorso novembre: “Ho un suo quadro nel garage e ogni tanto ci cammino davanti a testa bassa. Mi rivolgo a lui e penso che se fosse ancora con noi gli parlerei. Voglio trattare tutto lo staff ed i tifosi con lo stesso rispetto. Voglio dire che sono dispiaciuto per quanto accaduto e merito di essere punito. Spero di riuscire a guadagnare di nuovo il rispetto di tutti voi.” afferma Arenas prima di etichettare la vicenda come una semplice bravata trasformatosi in un grosso errore: “Con Crittenton non avevo e non ho nessun problema. Subito dopo avergli mostrato le pistole è andato a farsi l’idromassaggio e io mi sono unito a lui per fare un po’ di trattamento al ginocchio . Eravamo seduto uno di fianco all’altro. Parlavamo e scherzavamo senza problemi. Era solo un modo per divertirci senza, però, pensare alla conseguenze.