Finita l'era T-Mac a Houston?
Rockets
Mercoledì scorso, infatti, si è presentato al riscaldamento pre-partita in tuta come se fosse pronto a debuttare. Adelman, coach della squadra, l’ha subito richiamato negli spogliatoi dove i due hanno avuto una discussione, stando ad alcune gole profonde “molto accesa”, quindi l’ex-Magic ha preso la via di casa. Rimasto a bordo campo nelle successive due partite (ieri e venerdì) domani tornerà ad allenarsi (gli allenamenti li ha ripresi già da una settimana anche se chi lo ha visto in azione afferma che è ancora molto lontano dal 100%) prima di sottoporsi alla tanto attesa risonanza magnetica.
Aspettando gli esiti, sempre suoi quotidiani della città Texana dove ha sede la NASA, si sta sviluppando una teoria secondo la quale l’owner dei Rockets Alexander, conosciuto per essere un uomo disposto ad investire cifre ingenti senza paura se vede la possibilità di vincere, non vuole riavere McGrady in campo perché questo interromperebbe l’assicurazione che gli sta pagando lo stipendio e lo stipendio di Tracy per il 2009/10 è il più alto di tutta la lega (23.239.560 dollari circa duecento mila dollari in più di Bryant che si trova al numero due). Alexander, sempre secondo fonti anonime, sarebbe a dir poco infuriato con McGrady che è costato qualcosa come 120 milioni di dollari senza mai dare nessun risultato concreto e proprio per questo motivo i suoi giorni a Houston sarebbero ormai contati. La naturale scadenza del contratto è fissata per il 30 giugno 2010 perciò si trova nel suo ultimo anno di ingaggio e alla luce di come si sta sviluppando la vicenda del suo rientro non è da escludere un possibile scambio già nel corso dell’attuale campionato (il mercato, come ogni anno, chiude solo a metà febbraio).