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18/12/2008

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Dallas Mavericks


Brooklyn Nets

Kidd torna a New Jersey da avversario

Mavericks

Nets
18/12/2008 - Questa notte, per la prima volta in sei stagioni e mezzo, Jason Kidd uscira’ dal tunnel dell’Izod Center situato ad East Rutherford, New Jersey, non con la divisa dei Nets ma con quella dei Mavs quindi da avversario. Kidd lo scorso febbraio, subito dopo l’All Star Game, venne ceduto a Dallas (squadra che lo scelse al draft) in cambio di Davin Harris e altri giocatori. Stanotte si prepara a vivere una forte emozione anche se non ha nulla da riprovare al team che per due anni consecutivi, 2002 e 2003, riusci’ a portare in finale senza mai vincere il titolo. La dirigenza lo ha sempre trattato con “i guanti”, gli diede un’estensione da quasi 90 milioni di dollari (questo e’ l’ultimo anno di contratto per Jason), ed il pubblico lo ha sempre supportato al 100%. L’unica nota viene fatta ai cittadini della Grande Mela: “Loro amano i Knicks. Amano gli Yankees ed i Mets. I Nets e’ come se fossero di un altro pianeta. Non li considerano quasi. Probabilmente a causa del fiume che separa il New Jersey dallo stato di New York. Sono a poche miglia da Time Square, ma loro non amano attraverso il tunnel” afferma Jason Kidd intervistato da un quotidiano di Dallas. In verita’ Kidd ha gia’ affrontato i propri ex-compagni poco dopo la trade, ma la sfida avvenne in Texas. A riguardo della trade che lo ha riportato ai Mavs l’ex-Suns, ricordiamo Kidd arrivo’ nello Stato Giardino dall’Arizona come contropartita di Stephon Marbury, oggi dichiara: “Probabilmente i Nets volevano ringiovanire il team e chiudere un ciclo in attesa del trasferimento a Brooklyn. Lo capisco. Le mie chance di vincere un titolo con New Jersey erano ormai esaurite. Da parte mia sono sempre sceso in campo determinato a dare il massimo e ad aiutare i miei compagni. Piu’ di cosi non potevo fare. Comunque ho vissuto dei momenti davvero magici con i Nets: quando arrivai, mi ricordo ancora, che nessuno credeva in noi ed invece con la giusta chimica arrivammo sino alle finali NBA. Abbiamo trasformato la franchigia da perdente a pretendente al titolo. Lasciare un team come questo non e’ stato facile, gli scambi, pero’, fanno parte del business e quando avvengono non puoi fare altro che abituarti alla nuova situazione.