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28/02/2016

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Golden State Warriors
Golden State Warriors

Curry e Kerr rispondono alle ex-stelle NBA, GSW già qualificati per i playoffs.

Warriors
28/02/2016 - Lo straordinario campionato dei Warriors sta proseguendo con una vittoria dietro l'altra facendo sempre più vacillare il record stabilito dai Bulls come miglior campionato di tutti i tempi pari a 72-10.

Se la stagione regolare dovesse finire oggi allora Golden State avrebbe un record migliorie di quanto Chicago non fosse stata in grado di ottenere a fine febbraio. Per la precisione Curry & Co. hanno una vittoria in più rispetto ai Bulls di Jordan versione 1995/96.

Paragoni come questi, per quanto siano inutili in quanto le due squadre (per ovvie ragioni) non potranno mai affrontarsi, sono all'ordine del giorno come lo sono i commenti di ex-stelle NBA che, fra un talk show e l'altro, si dicono convinte che le loro ex-squadre sarebbero in grado di battere senza problemi gli attuali Warriors. L'ultimo commento in tale senso è arrivato da Oscar Robertson seguito subito da un altro Hall of Famer ovvero Kareem Abdul-Jabbar.

Prima di loro, fra i volti più noti a indicare la propria ex-squadra superiore agli attuali Golden State, ci sono stati Cedric Ceballos, Charles Barkley, Stephen Jackson e (ovviamene) qualche ex-membro dei Bulls versione 95/96.

L'MVP in carica, nonché giocatore franchigia dei Warriors, non aveva mai commentato tale voci/paragoni, ma un paio d'ore fa ha voluto rompere il proprio silenzio.

Sta cominciando a diventare un po' fastidio perché è come una specie di demerito che ci viene attribuito senza alcuna giustificazione. Non penso che nessuno di noi abbia mai paragonato la squadra ad un'altra o abbia mai fatto commenti del tipo: “Potremmo battere questa squadra e siamo meglio di quell'altra squadra”. Noi viviamo il nostro momento.”Afferma Curry in risposta ai commenti degli ex-atleti NBA. “Siamo un gruppo molto competitivo, ci divertiamo parecchio e quando siamo in campo mostriamo tutto il nostro talento.

La parola poi passa a Steve Kerr. L'ex-Bulls , coach dei Warriors dall'anno scorso, non si fa problemi a rispondere alle ex-stelle NBA le quali oggi affermano, sedute in uno studio televisivo, che da giovani sarebbero state in grado di marcare Curry. “Un giocatore di qualsiasi epoca non sarebbe in grado di fermare Steph Curry. Non conta cosa dicono o cosa suppongo. Nessuno riuscirebbe e fermare Curry. E' troppo veloce, troppo bravo ed ha troppo talento. Possono fare tutti i discorsi che vogliono. In passato il modo di giocare a basket era diverso a dominare c'erano i lunghi. E per tanti anni è stata l'unica verità. Oggi il gioco è diverso.... La palla si muove di più, i giocatori hanno una taglia più piccola e le cose sono cambiate. Ma sinceramente non vedo come potrebbero pensare di fermare Steph nemmeno se tornassero indietro di 20 o 30 anni.

Concludiamo ricordano che la vittoria ottenuta stanotte dai Warriors sui Thunder fa “cadere” un altro record in favore del team targato Oakland diventato, infatti, la squadra più “veloce” di tutti i tempi a qualificarsi per la post-season. Altra benzina sul fuoco delle polemiche? Probabile.