Crisi Suns: Robert Sarver spara a zero su Markieff Morris
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“Non sono sicuro se questo fenomeno riguardi solo l'NBA o sconfini in altre leghe.” Esordisce Robert ai microfoni del The Arizona Republic in riferimento alla personalità “enigmatica” di alcuni atleti “La mia idea generale è quella che non siano in grado di fare fronte a delle battute d'arresto e Markieff Morris ne è un perfetto esempio. Nella scorsa off-season ha dovuto distaccarsi dal fratello e sino ad oggi non è stato ancora in grado di superare questo problema.”
Le parole di Sarver ci riportano all'estate 2014 quando Markieff optò per un contratto meno remunerativo in quanto deciso a lasciare spazio nel monte salari da dedicare al sopracitato fratello Marcus. Quest'ultimo ottenne il rinnovo e rimase in casa Suns sino alla scorsa off-season durante la quale venne a sua volta ceduto ai Pistons con l'idea di creare spazio salariale da dedicare a Aldrdige (che poi scelse di andare a San Antonio). Markieff non ha mai nascosto il proprio rancore per la scelta dei Suns di cedere Marcus ed ha utilizzato i mass-media (a partire dai Social Network) per chiedere a gran voce di essere scambiato. Almeno sinora, però, gli unici ad ascoltarlo sono stati quelli dell'ufficio centrale NBA che in Settembre gli recapitarono una multa da 10.000 $ in quanto non è permesso chiedere pubblicamente la cessione. Rientrato con i Suns per il training camp non è mai sembrato impegnarsi al 100% e le sue cifre lo dimostrano andando in calo per la prima volta dopo 4 anni di crescita (Markieff è passato da 15.3 punti, 46.5% dal campo e 6.2 rimbalzi del 2014/15 a 10.5 punti, 38.1% dal campo e 4.7 rimbalzi).
“Non so se sia complice anche la tecnologia che permette gratificazioni istantanee online. Ma è anche vero che io non sono un fans dei social media. Lo dico sempre ai miei ragazzi, è come una Fantasyland. La gente mette online solo le cose positive che gli accadono o cose che comunque gli permettono di ottenere consensi. Questo crea aspettative irrealistiche.” Prosegue Sarver nella sua intervista prima di passare al discorso “allenatori”.
Jeff Hornacek (ex-giocatore dei Jazz) continua ad essere l'head-coach, ma nell'ultimo mese due dei suoi assistenti sono stati sostituiti e licenziati. Su tale scelta l'owner dei Suns commenta: “La realtà è che ci sono state meno della metà di una dozzina di organizzazioni capaci di vincere ripetutamente un titolo negli ultimi 25 anni. Il mio lavoro è quello di scoprire le persone adatte, con la cultura giusta e che siano in grado di trasformarci in uno di quei team. Tutto inizia con me. Non voglio incolpare altri di tale scelte.”
Concludiamo ricordando che i Suns dopo un discreto avvio (7-5) hanno perso 20 delle successive 25 partite (includendo sconfitte “importanti” per mano di Lakers e Sixers) diventando cosi il penultimo fanalino di coda della Western Conference (davanti solo ai Lakers).