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Cleveland licenzia (di nuovo) Mike Brown

Cavs
12/05/2014 - Lo scorso Aprile Dan Gilbert, owner dei Cavaliers, era tornato sui propri passi con l’assunzione di Mike Brown ovvero l’unico coach capace, come lo stesso proprietario aveva ricordato, di portare Cleveland alle NBA Finals (2007). “Tornato sui propri passi” perché, almeno secondo quanto trapela da gole profonde, fu sempre lui a rimuoverlo dalla panchina dei Cleveland nel 2010 quando i Cavs fallirono l’accesso alle finali di conference. Dunque Gilbert, sperando di fare cosa gradita a LeBron James (prossimo a diventare free-agent), licenziò Brown rimpiazzandolo con Byron Scott. La mossa, come oggi sappiamo, non ebbe alcun affetto su LBJ il quale si trasferì comunque a Miami.
Entrato a far parte dei coach “free-agent” Brown impiegò un anno prima di trovare un nuovo lavoro all’interno della lega ed a sceglierlo per metterlo sulla propria panchina furono i Lakers. Partito Phil Jackson, subito dopo la secca eliminazione dei Mavs (4-0), i Giallo-Viola videro in Mike l’uomo giusto al quale affidare un team con un ego “forte” come quello di Bryant, d’altronde Brown aveva convissuto con James per oltre 5 anni. Le previsioni, però, non furono rispettate e appena dopo 5 partite del campionato 2012/13, quello immediatamente successivo all’imponente campagna acquisti (Howard e Nash), venne esonerato. Rimasto inattivo per tutta la scorsa stagione (ad eccezione delle sopracitate 5 partite – record 1-4) Mike Brown, come anticipato, venne richiamato con tanto di scuse da Dan Gilbert il quale gli diede il sopracitato contratto quinquennale.
La stagione 2013/14 dei Cavs, però, non ha rispettato le aspettative: lo spogliatoio si è spaccato dopo poco più di un mese (Dion Wolters da una parte e Kyrie Irving dall’altra), l’innesto di Andrew Bynum è stato un fallimento, come lo è stato l’arrivo di Loul Deng acquistato proprio in cambio di Bynum dai Bulls e incapace di fare la differenza. Tutti questi problemi sommati hanno dato l’immagine di un team debole che non solo è risultato incapace di raggiungere la post-season, nella particolarmente debole Eastern Conference versione 2014, ma nonostante un calendario favorevole nell’ultimo mese non ha nemmeno mai provato ad agguantare seriamente l’ottavo piazzamento. Da qui la decisione di Gilbert di ri-ritornare sui propri passi quindi sollevare Brown dal proprio incarico: “Questo è un business molto difficile. Da dolore a tutti quanti la notizia che dobbiamo annunciare relativa alla decisione di rilasciare Mike Brown dal ruolo di coach. Mike ha lavorato duro nell’ultima stagione per migliorare il nostro team e provare a portarlo nella direzione giusta. Nonostante ci sia stato qualche progresso rispetto a come si erano chiuse le stagioni precedenti, noi siamo convinti che il team debba prendere una direzione ancora differente da quella attuale. Auguriamo a lui e alla sua famiglia il miglior futuro possibile.