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Cavs: playoffs sempre più lontani con Irving out 2 settiamen

Cavs
19/03/2014 - Ad inizio settimana abbiamo parlato di Kyrie Irving e dell’infortunio al braccio che nelle ore immediatamente successive al match di domenica pareva averlo costretto ad una fine prematura della stagione regolare. Fortunatamente, però, l’esame della risonanza magnetica non ha mostrato la lacerazione del tendine del bicipite, se fosse avvenuto questo tipo di infortunio avrebbe dovuto appendere le scarpe al chiodo e rimandare i propri sogni di gloria al prossimo campionato, ma piuttosto una distorsione. I medici non si sbilanciano sui tempi necessari al recupero e per ora gli hanno diagnosticato due settimane di riposo assoluto al termine del quale sarà rivalutato. “Se può esserci un lato positivo in una situazione come questa, ovviamente, lo è il fatto che non ho bisogno dell’intervento chirurgico, sarebbe stato tremendo.” Sono le parole di Irving la cui assenza non sarà facile da colmare soprattutto in vista della corsa all’ottavo posto disponibile per fare i playoffs che Cleveland si sta contenendo con Hawks (attualmente ottavi) e Knicks.
Con 14 partite in calendario e a 6 vittorie di differenza dagli Hawks, per Cleveland, sarebbe un enorme successo quello di superare gli Knicks e rubare il posto ai “Falchi” , ma senza quello che ad oggi risulta l’uomo immagine di franchigia, nonché miglio realizzatore ed assist-man dei Cavs, il traguardo non è facile da raggiungere. In attesa di Irving Mike Brown schiererà Dion Waiters e Jarrett Jack con maggiore intensità anche se, come anticipato, non c’è nessuna data certa sul rientro del rookie of the year classe 2012: “Vedremo fra due settimane. Non posso dirvi nulla di definitivo perché realmente non conosco la risposta. A questo punto continuerò a dare tutto il supporto possibile ai miei colleghi da bordo campo. Inoltre farò tutto ciò che mi chiederà di fare lo staff medico nell’ottica di recuperare il più in fretta possibile.” conclude, cercando di restare ottimista, Irving.
Sull’infortunio, avvenuto in seguito ad un incontro/scontro con Blake Griffin, Kyrie commenta: “E’ stata una di quelle giocate mostruose che fa Blake. Ho cerato di portargli via la palla delle mani. Mi sono subito accorto che qualcosa non andava e mi sono incamminato in direzione della panchina. Ovviamente avvertivo una strana sensazione che partiva dalla spalla e andava in tutto il braccio. Il braccio lo sentivo in modo diverso soprattutto nell’area del bicipite. Allora mi sono reso conto di avere uno stiramento.