Bryant consiglia Melo, ma non lo "vede" al suo fianco
Knicks
Lakers
Il primo consiglio che Kobe “regala” a Melo, nonostante si dica non interessato nel portarlo ai Lakers, è quello di cambiare la propria mentalità. Anthony è da sempre considerato uno scorer, e dopo quanto accaduto venerdì (62 punti contro i Bobcats – record del Garden) lo è ancora di più, ma il record di 16-27 testimonia come segnare valanghe di punti non porti a risultati vincenti. “Da una prospettiva psicologica è dura, non devi sentirti frustrato per qualcosa che non puoi controllare. Devi trovare il giusto equilibro ed è importantissimo che l’organizzazione capisca il tuo livello di competitività e costruisca un team in grado di lottare per un titolo NBA. Questo è quello che ho fatto. Alle volte devi per forza calciare qualcuno fuori dal team o tagliare fuori della gente confidando che siano mosse utili per il futuro.”
Mr. 81, come gli appassionati ricorderanno, parla per esperienza vissuta e risalente al 2007 quando domandò di essere ceduto perché scontento di come la gestione Giallo-Viola si muoveva sul mercato. “Nel 2006 e 2007 ero davvero parecchio frustrato con l’organizzazione perché non volevo essere famoso solo per la mia capacità di essere uno scorer. Invece alla dirigenza sembrava andar bene cosa accadeva in campo perché i biglietti continuavano ad essere venduti. Mentre io volevo essere sicuro di far parte di un team capace di contendersi il titolo. Questo è uno sport di squadra. Tante volte devi lavorare con quelli al tuo fianco per giungere a risultati concreti. Sotto un certo punto di vista devi anche essere fortunato per avere una dirigenza pronta ad ascoltarti e capirti.” Nel caso di Kobe il management lo ascoltò e il Black Mamba arrivò al titolo quarto e quinto della sua carriera.
L’ex-Nuggets non risponde al #24 targato Los Angeles e nemmeno a chi gli domanda su quale siano le proprie intenzioni sul prossimo mercato dove, una volta diventato free-agent, potrà ri-firmare con gli Knicks per una cifra (massimale) pari a 130 milioni suddivisi in cinque anni oppure andare in qualsiasi delle altre 29 franchigie e “accontentarsi” di un quinquennale da 95 milioni.