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Sacramento Kings
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Kings: l'NBA resta con Sacramento; Hansen non demorde

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Sonics
01/05/2013 - Il 13 Maggio i trenta owner di maggioranza delle franchigie NBA si incontreranno per esprimere la propria preferenza riguardante la richiesta avanzata dalla nuova proprietà dei Kings (Chris Hansen e Steve Balmer) di trasferire la squadra da Sacramento a Seattle.
I due investitori, a capo di una cordata di imprenditori, hanno rilevato il 65% delle azioni del club Bianco-Viola dimostrando fin dal proprio momento l’intenzione di (ri)portare l’NBA nella Città della Pioggia dove i tifosi, orfani dei Sonics diventati Thunder, sono pronti ad accogliere la franchigia a braccia aperte. Inoltre Hansen si è già mosso per ottenere tutti i permessi necessari all’edificazione di una nuova arena (uno dei motivi per cui i Sups migrarono ad OKC fu proprio il mancato accordo per costruire un nuovo stadio) destinata ai Sonics e ad una squadra futura della National Hockey League.
Dunque per i tifosi Giallo-Verdi tutto sembrava andare per il meglio almeno sino a 24 ore fa quando la commissione incaricata dalla NBA di esprimere il proprio parere sul ricollocamento ha espresso un giudizio negativo. Secondo alcune fonti (ovviamente anonime) a non convincere la commissione sono stati principalmente due punti: il mercato di Seattle e l’ottima offerta messa in piedi da Sacramento.
Per quanto riguarda il mercato di Seattle i Kings (rinominati in Sonics) dovrebbero dividersi i tifosi con Mariners (MLB), Seahawks (NFL), Sounders (MLS) e con una potenziale nuova squadra della NHL. Invece nella Capitale della California non temono rivali in quanto sono l’unica franchigia pro della città. Il secondo punto, se pensiamo solo a 12 mesi fa, ha dell’incredibile: i fratelli Maloof cercarono per mesi di mettersi d’accordo con il consiglio comunale per l’edificazione di una nuova arena, ma ogni tentativo falli quindi i Maloof, dopo aver “flirtato” con la città di Anaheim (trasloco fallito), decisero di vendere a Hansen e Balmer. Tuttavia, una volta appresa la notizia della richiesta di ricollocamento della franchigia, il sindaco ex-giocatore NBA Kevin Johnson si è subito messo in moto per formare una cordata di investitori e varare un piano edilizio dove al centro di tutto c’è la costruzione del nuovo stadio dei Kings per ridare vita ad un quartiere della Città che sta avendo problemi di degrado a causa della crisi internazionale. Tale offerta unita all’esclusività del mercato di Sacramento avrebbe convinto la commissione ad esprimere parere negativo al trasloco.
Entro la prossima settimana la commissione recapiterà la propria analisi ai sopracitati trenta owner di maggioranza i quali a loro volta, se riterranno abbastanza convincente il report, potrebbero esprimere parare negativo e di conseguenza i Kings non otterranno il 51% dei voti (15+1) per dare il via al ritorno dei Supersonics a Seattle. Secondo gole profonde di diversi network americani ci sono buone probabilità che questo scenario si avveri.
Il primo a gioire della notizia è stato Kevin Johnson il quale, come anticipato qualche riga sopra, nel giro di quattro mesi è riuscito a realizzare quanto falliva da un paio d’anni ovvero un piano approvato dal consiglio comunale per l’edificazione di una nuova arena: “Questo è quello che dicevo di SACRAMENTO! CI SIAMO RIUSCITI! Non sono mai stato cosi orgoglioso di questa città.” E’ stata la prima reazione di KJ sul suo account Twitter seguita poi da: “Ringrazio il gruppo dirigenziale, i leader della città, ma più di tutti ringrazio i migliori fans della NBA: i fans dei Sacramento Kings.”.
Invece Chris Hansen e Steve Balmer, nonostante l’euforia di Johnson e le “nubi” all’orizzonte, non hanno battuto ciglio e confidano di riuscire comunque nel proprio intento andando a spiegare di persona ai 30 owner, prima della votazione, i motivi per cui dovrebbero dire “si” al permesso di trasloco. “Quando abbiamo iniziato questo processo tutti pensavano fosse possibile. Oggi questo giudizio rappresenta un altro ostacolo al nostro obiettivo. Voglio solo rassicurare tutti quanti che abbiamo ancora numerose opzioni a nostra disposizione e non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. Niente è impossibile, l’impossibile è solo nella mente.” E’ stata la reazione di Hansen al report NBA.