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L.A. Lakers
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Kobe sotto i ferri: da 6 a 9 mesi di recupero

Lakers
15/04/2013 - Vista la gravità della situazione Kobe Bryant ha deciso di non perdere tempo sottoponendosi sabato pomeriggio, quindi a nemmeno 24 ore dall’infortunio, all’intervento chirurgico mirato alla riparazione del tendine d’Achille (gamba sinistra). I tempi di recupero/riabilitazione dovrebbe aggirarsi fra i 6 ed i 9 mesi.
Ad annunciare la notizia dell’intervento e del periodo necessario affinchè possa tornare in campo, i Lakers, hanno inviato Gary Vitti ovvero uno dei preparatori atletici “storici” dell’equipe Gillo-Viola. “Quando accade qualcosa di simile tutti si domandano perché, ma alla volte non ci sono ragioni particolari o perché. Se guardate la nostra stagione è tutta un perché, è tutta un incubo.” Esordisce Vitti ai microfoni dei Mass-Media ripercorrendo poi il “calvario” 2012/13 della Città degli Angeli: “Abbiamo avuto un giocatore proveniente da un intervento chirurgico in Dwight Howard. Poi è stata la volta di Steve Nash che si è rotto la gamba. Poi è toccato a Steven Blak con l’intervento chirurgico agli addominali. Poi è stata la volta di Jordan Hill con l’intervento all’anca. Quindi c’è stato l’intervento al ginocchio di Metta Wolrd Peace. Senza contare che Howard si è fermato più volte per problemi alla spalla e Antwan Jamison si farà operare al polso una volta finita la stagione. In questi caso, quando provi a domandarti il perché, penso sia solo sfortuna.
Vitti, dopo essersi consultato con i medici, ha indicato in 30/45 giorni il periodo nel quale Kobe Bryant dovrà restare con la gamba fasciata ed immobilizzata. Dopo di che potrà intraprendere il percorso di riabilitazione che, se dovesse procedere senza intoppi, potrebbe durare “solo” 6 mesi e quindi restituirlo alla NBA entro l’avvio della prossima stagione. “Questo è il piano.” Conferma Gary a chi gli domanda se spera di riavere Mr.81 in azione per l’opening night 2013/14. E’ bene sottolineare, però, che i tempi di recupero necessari da un infortunio simile non sono “standard” e variano da persona a persona (si parte dall’ipotesi migliore, sei mesi, per arrivare alla peggiore, ritiro).
E’ un ragazzo che quando gli si mette davanti un obiettivo da raggiungere, lui fa di tutto per arrivarci.” Commenta fiducioso il collega Pau Gasol (non menzionato da Vitti nel suo elenco, ma comunque costretto a saltare svariate settimane per fascite plantare): “C’è la farà. Metterà tutto se stesso ed il massimo impegno per farcela.” Conclude il Catalano prima di lasciare la parola al GM Mitch Kupchack il quale torna sull’ipotesi recupero entro l’avvio della prossima stagione: “Ho parlato con lui questa mattina ed il suo obiettivo è proprio quello. Penso che adesso come adesso sia un azzardo immaginarlo pronto per scendere in campo a partire dal training camp, ma aspettarlo per l’avvio del campionato - il training camp apre ad inizio ottobre mentre la stagione regolare (circa) 30 giorni più tardi - è un opzione possibile. Penso che per lui sia un obiettivo raggiungibile.” Restiamo in attesa di conoscere gli sviluppi e le date della sua riabilitazione.