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26/08/2012

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New York Knicks
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Dallas Mavericks
Dallas Mavericks

Cuban parla del mercato estivo 2012 dei Mavs

Knicks

Mavericks
26/08/2012 - Il proprietario di maggioranza dei Dallas Mavericks Mark Cuban è stato raggiunto dai microfoni di un’emittente radiofonica nazionale per discutere sulle mosse di mercato effettuate (e non) dal suo club. Il primo argomento trattato da Cuban è stato Deron Williams. Nato e cresciuto proprio nell’area di Dallas i Mavs hanno cercato di riportarlo a casa, ma alla fine l’ex-Jazz ha deciso di proseguire il proprio impegno presso i Brooklyn Nets principalmente perché convinto dalla campagna acquisti messa a segno da Prokorov (owner russo degli ex-New Jersey) e poi per i vantaggi economici (essendo i Nets il suo club di appartenenza ha potuto siglare un ingaggio da 98 milioni di dollari ovvero 25 in più di quanto poteva arrivare ad offrire Dallas). Cuban, sulla scelta di Williams, non ha risentimenti: “Non ho niente da dire contro Deron Williams perché si tratta di un giocatore davvero molto, molto, molto forte ed ha imboccato la miglior scelta. Abbiamo discusso con lui un paio di volte, ma alla fine raggiungevamo sempre lo stesso punto: ‘Ok, ti firmiamo ed aggiungiamo altri 17.1 milioni di dollari in salari a quelli già presenti di Dirk e Marion. Quindi? Cosa facciamo? Qual è la prossima mossa?’ Con solo tre giocatori non puoi fare una squadra e poi pensare di migliorare con i 3.3 milioni dell’eccezione salariale. Non ha alcun senso. Questo è stato il più grosso problema che abbiamo avuto nel convincerlo ad unirsi a noi. Non potevamo nemmeno contare troppo sugli scambi ed alla fine lui ha scelto di restare dov’era.” Con i soldi “risparmiati” su D-Will i Mavs hanno poi acquistato OJ Mayo, Chris Kaman ed Elton Brand creandosi comunque spazio salariale per andare alla caccia di Howard o Bynum (ammesso non firmino rinnovi) la prossima estate. Invece sull’argomento “Kidd” Cuban non nega un certo risentimento perché i Bianco-Blu erano pronti a rinnovarlo con un contratto di 9 milioni di dollari spalmati in tre anni e Jason, secondo quanto riportato da Cuban, da una sera all’altra ha cambiato idea accettando lo stesso tipo di ingaggio con gli Knicks. “Appena appresa la notizia ero più che arrabbiato. Ero straconvinto che restasse con noi. Mi sono sentito davvero preso in giro. J-Kidd è un uomo adulto e può fare cosa vuole.” Esordisce Mark sull’argomento Kidd, scendendo poi nei dettagli: “Ma cambiare idea in questo modo non ha alcun senso. Voglio dire ero convinto che fra noi ci fosse un sincero rapporto di amicizia ed onestà e che fosse legato agli obiettivi di questa squadra. Posso assicurarvi che lo era perché si era pure messo in contatto più volte con Williams cercando di convincerlo a firmare con noi. Forse la scelta di Williams lo ha condizionato. Comunque oggi come oggi non sarei molto disposto a ritirare il suo numero fra quello dei grandi giocatori dei Mavericks.