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Philadelphia 76ers
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L.A. Lakers
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Orlando Magic
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Denver Nuggets
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4 team e 11 giocatori coinvolti: Howard passa a L.A,

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11/08/2012 - Dopo mesi, se non addirittura un anno, di rumors lo stallo fra i Magic e Dwight Howard giunge al capolinea con l’ufficializzazione della trade e l’introduzione di Howard nei Lakers. Il secondo club più vincente nella storia della NBA ha dato il benvenuto in grande stile al nativo di Atlanta ovvero preparando la sua prima conferenza stampa sul campo di allenamento dei Lakers dove sono stati portati 10 trofei Larry O’Brien (la coppa che simboleggia la vittoria del campionato NBA), 12 banner di campioni e le 8 maglie ritirati ai grandi giocatori del passato. Il messaggio che trapela (ovviamente) è uno solo: Dwight proseguirà la tradizione di lunghi grazie ai quali i Giallo-Viola sono stati capaci di “ammassare” così tanti titoli. “ Ci sono state tantissime speculazioni sul caso Howard, tante voci e tanti scenari che in realtà non sono mai stati discussi. Sono durati sei, otto, dieci mesi se non addirittura un anno.” Esordisce Mitch Kupchak, GM dei Lakers, nell’introduzione di Dwight al grande pubblico: “Oggi le speculazioni finiscono. E speriamo che fra 10 anni saremmo di nuovo qui ad introdurre una nuova maglia su questa parete con sopra scritto Dwight Howard.” Il passaggio di Superman nei Giallo-Viola ha subito riportato alla mente dei fans quello di O’Neal, avvenuto nell’estate 1996, quando appunto lasciò Orlando in favore della Città degli Angeli. Come anticipato qualche riga sopra, però, Dwight è l’ennesimo lungo di una tradizione iniziata con George Mikan e proseguita poi con i leggendari Wilt Chamberlain e Kareem Abdul-Jabbar per poi sfociare nel più recente Shaquille O’Neal (la cui maglia sarà ritirata a breve). “Non voglio nemmeno provare a competere con questi ragazzi.” Afferma l’ormai ex-Magic spiegandosi: “Voglio portare a Los Angeles le mie qualità senza copiarle da nessuno. Ieri sera ho visto un fotomontaggio. Era come il monte Rushmore dei grandi centri del passato di Los Angeles con sotto scritto: “Howard si unirà alla lista dei più grandi centri che hanno indossato la divisa dei Lakers?” Io non voglio emulare nessuno, voglio diventare grande per le qualità che ho e voglio scrivere la storia con le mie qualità ed oggi lo sto facendo. Oggi è il primo giorno di questa nuova storia.” Howard ha scelto di non cambiare numero, dunque come ad Orlando vestirà la numero 12: “Quasi ancora non ci credo. Finalmente è accaduto. Sono qui. Tutte le voci sono finite. Continuo quasi a non crederci… Ma sono davvero parte dei Lakers. Probabilmente non mi rendo ancora conto di cosa questo voglia dire. Sono felicissimo di essere qui e darò il massimo.
Per permettere ad Howard di entrare a far parte dei Lakers si sono mosse quattro squadre, altri 11 giocatori e 5 future scelte al draft con alcune modifiche rispetto allo scenario riportato 48 ore fa. Vediamo la trade in dettaglio: i Lakers acquistano Howard, Chris Duhon e Earl Clarck da Orlando; i Magic si disfano anche del contratto di Jason Richardson ceduto a Philly e come contropartita di tutto ottengono Arron Afflalo e Al Harrington da Denver, Moe Harkless e Nikola Vucevic da Philadelphia, Josh McRoberts e Chirstian Eyenga dai Lakers; inoltre Orlando, fedele alla decisione di puntare sulle future scelte al draft, ottiene la scelta al secondo giro dei Nuggets 2013, quella al primo giro di Nuggets e Knicks (appartenente a Denver), una futura scelta al primo giro dei 76ers e una al secondo giro dei Lakers del 2015; sempre dai Lakers una al primo giro del 2017 (le ultime tre sono sotto condizione). Denver ottiene Andre Iguodala mentre Philadelphia Andrew Bynum. Una grossa novità per i Lakers è che Pau Gasol, al contrario di quanto ci si aspettava, resta in divisa Giallo-Viola.
Kupchak non scende nei dettagli dell’argomento rinnovo che, sino almeno sino a questo momento, Howard ha sempre detto di non voler firmare perché deciso ad entrare nei free-agent del prossimo anno e quindi valutare il da farsi. Dunque l’idea dei Giallo-Viola potrebbe essere quella adattata dai loro fratelli-rivali dei Clips con Chris Paul ovvero creargli una grande squadra intorno per convincerlo a ri-firmare appena entrerà sul mercato Nel caso dei Lakers gli elementi per convincere Howard si chiamano Kobe Bryant, Steve Nash e Pau Gasol.