08/02/2012 - Gli esiti degli esami a cui si è sottoposto Chauncey Billups sono stati resi noti e purtroppo si tratta di un infortunio serio: lacerazione del tendine d’Achille nel piede sinistro con conseguente intervento chirurgico e periodo di stop/riabilitazione pari a 6 mesi (quindi tutto il resto del campionato 2011/12). L’infortunio, come riportato 24 ore fa, è avvenuto nel duello contro gli Orlando Magic a 5:59 dalla fine del quarto periodo quando Billups si è sbilanciato appoggiando tutto il peso sul piede sinistro che ha “ceduto” facendolo cadere al suolo da dove si è rialzato solo grazie all’aiuto dei colleghi. Tutto il team ha capito da subito la gravità dell’infortuno ed infatti nonostante la vittoria all’over-time (107-102) nello spogliatoio non ci sono stati festeggiamenti, ma solo un lungo silenzio proseguito poi sull’autobus e sul volo diretto a Cleveland dove stanotte i Clips incroceranno la via dei Cavs. Trattandosi di un incidente con un periodo di recupero medio/lungo e vista l’età di Billups (35 anni con un titolo già vinto – MVP della finale 2004) su alcuni mass-media era ventilata l’idea che l’ex-Pistons avrebbe intrapreso la via del ritiro. A smentire le voci ci ha pensato il diretto interessato: “Decisamente non ho intenzione di ritirarmi. Quando verrà il tempo di ritirarmi lo farò su entrambi i miei piedi. La mia carriera è già passata attraverso a degli infortuni e non mi sono mai arreso.” commenta Billups, in un’intervista radiofonica direttamente dall’hotel di Cleveland, riferendosi alla stagione 1999/2000 quando scese in campo per appena 13 volte. “Farò appello alla mia etica lavorativa e tornerò al 100%. Sono convinto di poter giocare ad alti livelli per ancora un paio d’anni.” Conclude Chauncey la cui assenza si farà sicuramente sentire nelle fila dei Bianco-Rossi dove contribuiva con 15 punti, 4 rimbalzi e 2.5 asssts di media in 30.4 minuti di utilizzo a serata. “E’ una dura perdita.” Afferma Del Negro che lo aveva schierato titolare in tutte le partite disputate dai Clippers sino ad oggi (20 incontri): “La sua presenza in campo migliorava il ruolo di tutti. Giocava davvero bene. Anche la sera dell’infortunio. Aveva infilato tre triple consecutive prima di girarsi di scatto, sbilanciarsi e finire al suolo. E’ dura, ma confido in questo team e questa organizzazione perché faccia tutto il possibile per avvertire la sua assenza il meno possibile.”