18/06/2012
Gara 3
Gara 3
Oklahoma City Thunder @ Miami Heat
American Airlines Arena, Miami FL
American Airlines Arena, Miami FL
Vs.
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85 |
91 |
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Gara tre -
La lezione subita nelle finali di 12 mesi fa dagli Heat, quando a due vittorie dal trionfo nella serie hanno visto tutte le loro superstar “sparire” lasciando a Dallas l’onore di alzare la Coppa, sembra aver lasciato un segno indelebile nei giocatori di Miami i quali partita dopo partita scendono sul terreno di gioco con l’obiettivo di rimuovere questa “macchia” dal loro curriculum. Gara tre non fa eccezioni con LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh autori di un’ottima partita che riporta i Rosso-Neri nella posizione di un anno fa ovvero avanti 2-1 nella serie. “Portiamo con noi questo dolore ci pensiamo tutti i giorni. E’ una sofferenza, ma da una parte penso ci dia una forte motivazione e potrebbe essere il segreto per avere successo in questa serie.” Afferma Chirs Bosh riferendosi appunto a quanto accaduto nello scorso campionato. "E’ stato frustrante. Avevamo preso il controllo della partita quando hanno iniziato a segnare. Purtroppo abbiamo sbagliato a commettere fallo su un paio di giocatori mentre tiravano da oltre l’arco. E’ un duro colpo per noi. Ed è stato duro assistere senza non poter far nulla a bordo campo. Odio restare in panchina per problemi di falli."- Kevin Durant Tuttavia, come già emerso durante la consegna del trofeo di MVP, i numeri non interessano a James che nella mente ha solo il titolo: “E’ stata dura. Siamo due squadre molto attive in difesa tanto nella propria area quanto a metà campo. Oggi siamo stati capaci di imporci da subito ed alla fine questo ci aiutato a vincere.” “E’ stato grande. Come del resto lo è stato in tutti i playoffs.” Esordisce Haslem, con Wade rimasto uno degli unici giocatori presenti al titolo 2006, nei confronti di James: “Non ho idea se guardi l’orologio o gli venga naturale, ma è stato capace di aiutarci con grandi giocate fatte nel momento in cui ne avevamo più bisogno.” Il match ha seguito la falsa riga di gara 1 e gara 2 ovvero con Miami subito capaci di costruirsi una leadership quindi con i Thunder all’inseguimento. Per quanto riguarda gara 3, però, i ragazzi di OKC non hanno potuto sfruttare appieno le potenzialità del loro leader Kevin Durant. Limitato dai falli, il quarto è arrivato nel terzo periodo, ha trascorso buona parte del secondo tempo in panchina e comunque con il freno a mano tirato per paura dell’espulsione. “E’ stato frustrante. Avevamo preso il controllo della partita quando hanno iniziato a segnare. Purtroppo abbiamo sbagliato a commettere fallo su un paio di giocatori mentre tiravano da oltre l’arco. E’ un duro colpo per noi. Ed è stato duro assistere senza non poter far nulla a bordo campo. Odio restare in panchina per problemi di falli.” Afferma Durant autore comunque di 25 punti, 11/19 dal campo e 6 rimbalzi. A -7.32 dalla fine dallo zero assoluto Harden ha portato per l’ultima volta OKC in vantaggio sul 77-76. James gli ha risposto dalla lunetta con un 2/2 quindi c’è stato un momento di blackout su entrambi i fronti con i team intenti a perdere palloni e sbagliar tiri. I primi a “riaccendere” la luce sono stati i padroni di casa con un gioco 2+1 di Wade seguito da uno analogo griffato LBJ (arrivato sul quinto fallo di Durant). Sefolosha e Wesbrook hanno cercato di fare le veci di KD bussando sul -1, 86-85, a 90 secondi dalla sirena. I ragazzi di Coach Spolestra, però, hanno mantenuto il sangue freddo e dalla lunetta hanno messo i sigilli al match passando per Bosh, James e Wade. OKC ha concluso con tre uomini in doppia cifra: Durant, Perkins (10 punti, 12 rimbalzi) e Westbrook (19 punti, 8/18 dal campo 5 rimbalzi, 4 assists). Abbastanza deludente la panchina (il migliore è Fisher con 9 punti e 3/8 dal campo). Nelle fila di Miami, oltre a James, da sottolineare Bosh (10 punti, 11 rimbalzi), Wade (25 punti, 7 rimbalzi, 7 assists) e Battier (9 punti, 2/2 da oltre l’arco, 3/3 dalla lunetta). M.V.P.: LeBron James (29 punti, 14 rimbalzi) |
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