Nba Finals 2012
15/06/2012
Gara 2

Miami Heat @ Oklahoma City Thunder
Chesapeake Energy Arena, OKC OK


Miami Heat
Vs.
OKC Thunder
100
96
Gara due - L’effetto principale della sconfitta riportata in gara 1 da Miami è stata una pioggia battente di critiche a 360°:  James accusato di “sparire” nel quarto periodo, Wade di essere sotto tono e ben lontano da quanto fatto vedere nella finale di 6 anni fa (sinora unico titolo vinto dagli Heat), Bosh di non essere in grado la differenza e Spolestra di non aver inserito Bosh nello starting line up nonostante l’infortunio agli addominali di quest'ultimo fosse ormai superato.  Una volta sul terreno di gioco per gara 2 gli Heat provano a sgombrare la mente adottando una serie di accorgimenti: Spoelstra schiera di nuovo Bosh nello starting line up, James continua ad essere il terminale offensivo numero 1, ma allo stesso tempo Wade è molto più presente in fase offensiva. Il quintetto base si chiude con Chalmers e Battier.

La scelta, come del resto già accaduto due giorni fa con una partenza “razzo” , paga i dividendi sperati: Battier apre con una tripla, James lo segue con un layup quindi, mentre OKC litiga con il ferro,  Wade e Bosh danno il loro contributo costringendo Coach Brooks al time out perché a -6.35 il tabellone indica 13-2 in favore degli uomini in maglia nera. La pausa vede Harden entrare sul terreno di gioco quindi impegnarsi subito in fase offensiva. I suoi tre liberi finali (fallo subito da Miller sultiro da tre punti) sono una boccata d’ossigeno per i Thunder che comunque chiudono il primo periodo abbondantemente in deficit: 27-15,  +12 Heat. Il secondo quarto vede OKC rientrare sul terreno di gioco con un approccio molto più aggressivo facendo venire ai tifosi di Miami qualche goccia di sudore (freddo) perché con la mente ripercorrono quanto accaduto 48 ore fa.  Nonostante i brutti ricordi, però, il club della Florida vuole tornare a trionfare sul palcoscenico più importante del campionato (dove una vittoria manca da gara 3 delle passate Finali) quindi risponde canestro dopo canestro andando all’intervallo avanti 55-43.

Il secondo tempo si apre con un terzo quarto in scia del secondo, ma i momenti più difficili per i ragazzi di Spoelstra arrivano con il quarto dove il vantaggio di 11 lunghezze (78-67)  viene abbattuto da Durant, Harden e Westbrook che a -1.47 lo riducono a -3  (94-91).  James e Bosh ripristinano un +7,  ma 5 punti consecutivi di Durant a -0.37 trasformano le gocce di sudore in vere e proprie palpitazioni  perché l’incubo rimonta torna ad essere più che reale sul punteggio di 98-96. LBJ, nonostante le critiche, cerca la bomba del +5, ma trova solo il ferro e Thabo Sefolosha consegna nelle mani di Durant il pallone del pareggio/sorpasso.

Dopo il time-out di rito Kevin opta per l’opzione pareggio, ma James lo disturba e il #35 non riesce a segnare. Catturato il rimbalzo LBJ va in lunetta dove, accompagnato dai fischi assordanti dei tifosi (un po’ verso di lui e un po’ verso gli arbitri rei di non aver fischiato fallo a favore di Durant sull’ultimo possesso)mette i sigilli al match e porta la serie a Miami, dove saranno giocate le prossime 3 partite, sul 1-1.

Abbiamo imparato la lezione e abbiamo resisto. La cosa buona di questa partita e che quando loro segnavano, noi non ce ne siamo più stati a testa bassa ma abbiamo risposto allo stesso modo.” Commenta James il quale risulta l’MVP del match nonché autore della quinta partita di playoffs consecutiva sopra i 30 punti (record di franchigia che sovrascrive quello di Wade. “Stiamo giocando contro una grande squadra. Quindi dobbiamo indirizzare al meglio ogni sforzo e stare attenti ad ogni singola giocata. Tutto può fare la differenza per permetterci di vincere quando si arriva alla fine della partita.

Miami conclude con quattro uomini in doppia cifra, oltre a Jems da sottolineare gli ottimi numeri di Bosh (16 punti, 15 rimbalzi), Battier (17 punti – 5/7 da oltre l’arco) e Wade (24 punti, 6 rimbalzi, 5 assists).

OKC oltre all’ottimo Durant (32 punti, 12/22 al campo) chiude con Westbrook e Harden oltre quota 20.  Nonostante l’ottima partita (27 punti, 8 rimbalz, 7 assists) Russell è impreciso (10/26) e come lui lo sono Perkins, Sefolosha e Fisher (in totale 3/15 – 1/5 a testa).

M.V.P.: LeBron James (32 punti, 8 rimbalzi, 5 assists


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