Nba Finals 2012
13/06/2012
Gara 1

Miami Heat @ Oklahoma City Thunder
Chesapeake Energy Arena, OKC OK


Miami Heat
Vs.
OKC Thunder
94
105
Gara uno - Il debutto della Chesapeake Energy Arena nelle NBA Finals sembra proseguire quanto visto 12 mesi fa a Dallas sia a livello di “colpo d’occhio” che a livello di risultato finale.  Tutti vestiti di blu e tutti in piedi a supportare il proprio team, i tifosi dei Thunder, che a colpo d’occhio sembrano un mare in movimento, decidono di restare in piedi sino a quando non venga realizzato il primo canestro a favore di OKC. I secondi scorrono fino a 70 quindi i  fans possono sedersi grazie a Durant, ma la partenza dei giovani “Tuoni” non è troppo esaltate.

Coach Spoelstra adotta  il protocollo  utilizzato nelle ultime 3 sfide contro Boston ovvero con Battier nel quintetto base e Chris Bosh (rientrato dopo l’infortunio ai muscoli addominali) nelle vesti di sesto uomo di lusso.  Nei primi 12 minuti la mossa risulta vincente: un Battier “on-fire” apre con 3/3 da oltre l’arco ed in totale Miami fa 5/6 da oltre l’arco per chiudere il primo quarto avanti 29-22.  

Trascinati da Wade e James, entrambi arrivati alla terza finale della loro carriera, gli Heat sembrano non soffrire il clima delle Finals costruendosi una solida leadership che a 8 minuti circa dall’intervallo raggiunge i 13 punti di scarto.  Dall’altra parte Durant continua a litigare con il canestro (appena un canestro dal campo in tutto il secondo tempo) ,  Westbrook non va molto meglio (2/6) quindi tocca al Harden ed Ibaka rimboccarsi le maniche per accorciare le distanze sul 54-47, -6, alla fine del secondo quarto.

Ritornati sul terreno di gioco Miami inizia a “pregustare” la vittoria, ma le parole di coach Scott Brooks ed il pubblico sempre e comunque pronto a sostenere il team cambiano la mentalità degli uomini in maglia bianca che sembrano trasformarsi in un’altra squadra o, se preferite, tornano ad essere i Thunder capaci di approdare alle Finals. Il duo Westbrook-Durant inizia a macinare assists (Russell), canestri (Russell-Kevin) e rimbalzi (Durant). In totale KD35 segna ben 17 dei suoi 36 punti nel solo quarto periodo ed i suoi punti sono decisivi per rimontare lo svantaggio, agguantare la leadership e mantenerla sino al suono della sirena finale che avviene sul 105-94, +9 OKC.   Per Westbrook il disastroso 2/6 diventa un 10/24 per un totale di 27 punti, 11 assists ed 8 rimbalzi.

Sinora non citato è comunque magistrale pure il lavoro di Thabo Sefolosha che si  mette sulla scia di James il quale, per l’ennesima volta in carriera, termina in una marea di polemiche: ottima partita complessiva  (30 punti, 9 rimbalzi, 4 assists, 4 recuperi) i suoi numeri, però, sono accumulati quasi esclusivamente nelle prime tre frazioni di gioco, nella quarta James segna appena 7 punti (nessuno dei quali decisivo) e di questi appena 1 canestro arrivo negli ultimi 8.15 minuti

Dunque gara 1 per Miami, come detto in apertura, si chiude ricalcando quanto avvenuto contro Dallas dodici mesi fa ovvero una squadra forte, ma che si sfalda nei momenti in cui il pallone diventa davvero “rovente”. Gli Heat concludono con 5 uomini in doppia cifra, fra questi: Battier (17 punti , 6/9 dal campo, 4/6 da oltre l’arco), James (30 punti,  11/24 dal campo, 9 rimbalzi, 4 assists) e Chalmers (12 punti, 6 assists). Sotto tono Wade (19 punti con 19 tiri) e  Bosh (10 punti con 11 tiri).

Esordio positivo nelle Finals per OKC che conta 3 di uomini in doppia cifra, oltre a Durant (MVP della partita): Ibaka (10 punti, 6 rimbalzi) e Westbrook (27 punti, 11 rimbalzi).

M.V.P.: Kevin Durant (36 punti, 8 rimbalzi, 4 assists)


Tutti i loghi, marchi ed immagini riportati in questo sito appartengono ai rispettivi proprietari. Quindi tutti i diritti sono riservati ai loro proprietari. Copyright © 2003-2016 www.joeiverson.com | Tutti gli articoli e le biografie sono di proprietà degli autori.
<