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Regolamento / Edizione precedente - Il main-event, ovvero il culmine, del All Star Week-end lo si raggiunge la domenica sera con la storica partita (arrivata alla edizione numero 62) East contro West. Le due squadre (composte da 12 giocatori ciascuna) rappresentano rispettivamente il meglio della Eastern e Western Confernece. I titolari sono eletti tramite voti elettronici raccolti sul sito ufficiale della Lega nba.com o attraverso delle cartoline situate in alcuni negozi convenzionati (come il foot locker) o all’entrata dei palazzetti delle squadre Nba. In tutti questi posti e’ stato possibile esprimere, per un paio di mesi, la propria preferenze per due ali, due guardie ed un centro. I giocatori, sia dell’est che dell’ovest, con il piu’ alto numero di voti ottenuto entrano a far parte dello starting linu-up mentre i restanti 7 membri del roster vengono scelti attraverso una votazione fatta da tutti i coach delle relative conference. In caso un giocatore nominato non possa prendere parte al All Star Game viene sostituito con un altro scelto personalmente da David Stern (massimo rappresentante della NBA). Per quanto riguarda il ruolo dell’allenatore, invece, viene fissata una scadenza: il coach in grado di ottenere la piu’ alta percentuale di vittorie entro tale data viene chiamato a sedersi sulle panchina degli All-Star. Da riportare anche la regola seconda la quale un coach non puo’ allenare per due anni di fila una formazione All-Star. Essere nominato All-Star, sia per il coach che per i giocatori, negli Stati Uniti e’ un onore: significa entrare nella elite dei migliori in assoluto.


East All-Star Team
Giocatore/Team
Voti
# Presenze ASG
LeBron James, Miami Heat
1.583.646
9
Carmelo Anthony, New York Knicks
1.460.950
6
Dwyane Wade, Miami Heat
1.052.310
9
Rajon Rondo, Boston Celtics (infortunato)
924.180
8
Kevin Garnett, Boston Celtics
553.222
15
Chris Bosh, Miami Heat
//
8
Tyson Chandler, New York Knicks
//
1
Loul Deng, Chicago Bulls
//
2
Paul George, Indiana Pacers
//
1
Jrue Holiday, Philadelphia 76ers
//
1
Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers
//
1
Brook Lopez, Brooklyn Nets
//
1
Joakim Noah, Chicago Bulls
//
1
Head Coach: Erik Spoelstra (Miami Heat)



West All-Star Team
Giocatore/Team
Voti
# Presenze ASG
Kobe Bryant, L.A. Lakers
1.591.437
15
Kevin Durant, Oklahoma City Thunder
1.504.047
4
Dwight Howard, L.A. Lakers
922.070
7
Chris Paul, L.A. Clippers
929.155
6
Blake Griffin, L.A. Clippers
863.832
3
LaMarcus Aldridge, Portland Trail Blazers
//
2
Tim Duncan, San Antonio Spurs
//
14
James Harden, Houston Rockets
//
1
David Lee, Golden State Warriors
//
2
Tony Parker, San Antonio Spurs
//
5
Zach Randolph, Memephis Grizzlies
//
2
Russell Westbrook, OKC Thunder
//
3
Head Coach: Gregg Popovich (San Antonio Spurs)



Vs.
143
138
1st) La formazione ospite, se cosi possiamo chiamarla in quanto il match si disputa all’ovest, inizia con qualche problema nel trovare la via del canestro mentre non ne hanno Griffin e Kobe che guidati da CP3 allungano subito il passo sul +8: 12-4. Il trio targato Miami, però, non tarda a mettersi in moto ed in pura maniera All-Star (passaggi a tutto campo e schiacciate) recupera buona parte dello svantaggio prima di affidarsi alle mani di ‘Melo che, dalla lunga distanza, tocca il -2: 16-14. A -6.52 sono chiamate le prime sostituzioni con Parker e Duncan. Il franco-belga infila subito il +4 seguito da un reverse dunk in campo aperto di Durant. Il nuovo padrone del Garden si fa ancora vedere quindi arriva il primo time-out sul 20-16, -4 Eastern.
In tema sostituzioni, almeno nell’immediato, sono più produttive quelle della della Eastern: Iriving, Chandler e Noah a 120 secondi dalla sirena agguantano la prima leadership del match 24-23. Il vantaggio degli uomini di Spoelstra, però, dura poco perché uno scatenato Westbrook, servito dall’ex-compagno Harden, macina 6 degli ultimi 8 punti targati West e chiude 31-26, +5.

2 nd) Capace di portare i Thunder alla finale dello scorso anno l’ex-trio Westbrook, Durant e Harden si ritrova sul terreno di gioco dimostrando di avere ancora parecchia intesa ed il punteggio si sposta sul 38-30, +8 Western. Irving si lascia dietro due avversari per prendere l’autostrada nel mezzo e andare a schiacciare quindi, nell’azione successiva, serve ad hoc Deng per un gioco 2+1. Sinora risultato un po’ freddo è George a mettersi in moto con quattro punti filati a cui segue la prima schiacciata di Holiday e la Eastern Conference ad 8 minuti dalla fine conduce: 41-40, +1. Lee, tornato al ASG con la divisa dei Warriors, rompe il ghiaccio e al primo time-out manda il tabellone sul 42-41, +1 West.
Irving riprende con la tripla del sorpasso, ma il vantaggio East è subito cancellato da un alley-oop di Griffin (diretto da CP3). Con il punteggio in parità i giocatori su entrambi i fronti ne approfittano per dare un po’ di spettacolo con assists (innescati principalmente da Irving e Paul) che si tramutano in schiacciate. A -5.38, sul 50-50, Spoelstra vuole fare il punto della situazione.
A rientro dalla pausa ritroviamo sul terreno di gioco buona parte dei titolari fra i quali è ancora Chris Paul a mettersi in mostra sfornando un assists dietro l’altro ( a -1.37 dalla fine del primo tempo sono già 9) servendo a turno Griffin,  Durant e Howard (il quale segna il suo primo canestro in divisa Western).  A circa 90 secondi dall’intervello i giocatori in maglia rossa conducono di 5 lunghezze: 65-60. In collaborazione con Parker è ancora CP3 ad estendere la leadership sul +8, tuttavia Wade con un canestro ed un alley-oop per Chandler chiude il sipario a -4: 69-65.

3 rd) Gli equilibri sviluppatosi nel primo tempo restano intatti anche nell’avvio del terzo quarto. Infatti i primi sei minuti sono caratterizzati da un testa a testa fra i due team che fruttano un totale di 12 cambi di leadership. Protagonisti di questo momento punto a punto sono Wade, James e Melo per la Eastern Conference e Howard (autore di una tripla), Duncan, Durant e soprattutto CP3 per la Western.  A -5.56 è proprio Paul a mettere la testa avanti per il dodicesimo sorpasso che vale il 91-89, +2 West.
Nonostante Noah riporti subito in parità il match, 91-91, sono Parker (tripla), Randolph (layup) e Harden (tripla) a fare la differenza costringendo Spoelstra a parlarci sopra sul 99-95, -4 East, -2.34.
Westbrook e Durant tornano a far coppia trovando in Parker e Lee l’aiuto ideale per sfiorare la doppia cifra di leadership (108-100), tuttavia negli ultimi 18 secondi l’uomo franchigia di Pacers e quello dei 76ers, rispettivamente George e Holiday, segnano un canestro a testa mandando in archivio la terza frazione di gioco sul 108-104, -4 East.

4 th) Il team guidato dall’ex-agente CIA Popovich prova a mettere in cassaforte il match attuando una partenza “on-fire” del quarto periodo: trascinati dalla coppia onnipresente Harden-Westbrook, con il continuo supporto di Parker, a -8.50 il vantaggio degli uomini in maglia rossa tocca la doppia cifra 119-109. Un gioco 2+1 di Chandler seguito da due triple del vincitore della gara dei tre punti Kyrie Irving significa break di 9-0 per i ragazzi in maglia blu che a -6.51, quando rientrano tutti i titolari, ricuce lo strappo a -1: 119-118. Durant e Parker battagliano con Lopez ed al giro di boa  il vantaggio resta in mano ai padroni di casa: 123-120, +3 West.
In uscita dal time-out Durant e Griffin consolidano sul +7, ma Irving e Melo non perdono tempo a riportarsi sul -3. Dunque il match, con le difese che si serrano come poche volte accade in questa partita, pare destinato a tornare in parità salvo vedere CP3 salire sulla scuola bus e abbondati gli assists (15) segna prima un layup quindi la tripla del +6. Bryant batte in uno contro uno Bosh quindi stoppa James lanciando Durant in contropiede: a questo punto, sul 136-126 -10 East,  Spoelstra vuole parlarci sopra.
Melo e George costruiscono un break di 8-3 (gli unici 3 punti sono di Paul) dimezzando cosi il divario (139-134). Griffin torna ad alzare il volume della radio (auto assists sul vetro con schiacciata che fa partire tutti gli antifurti delle macchine presenti nel Toyota Center) e Bryant va a stoppare James. A 22 secondi ‘Melo prova a riaprire le danze con la tripla del -4, ma dalla lunetta CP3 mette i sigilli del match: 143-138. Gli dei del basket non accolgono la “preghiera” di Paul George e la Western Conference mette a referto la terza vittoria consecutiva sulla Eastern.

L’MVP della manifestazione viene dato a Paul, ma sono comunque da sottolineare le prestazioni di Durant (30 punti, 13/24 dal campo, 6 rimbalzi), Bryant (9 punti, 8 assists, 4 rimbalzi), Harden (15 punti, 6 rimbalzi, 3 assists), Westbrook (14 punti, 4 rimbalzi, 3 assists) e Griffin (19 punti, 9/11 dal campo).
Il migliore degli sconfitti è Carmelo Anthony (26 punti, 12 rimbalzi, 3 assists) seguito da Wade (21 punti, 7 assists), James (19 punti, 7/18 dal campo) e Irving (15 punti, 4 assists, 3 rimbalzi).

M.V.P.: Chris Paul (20 punti, 7/10 dal campo, 15 assists, 4 recuperi)



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