Regolamento / Edizione precedente - Dodici mesi fa Kevin Love per laurearsi campione del tiro da tre punti aveva dovuto fronteggiare ben due spareggi (primo e secondo turno) battendo di un soffio nella “bella della bella” Kevin Durant (17 a 14). L’uomo immagine dei Minnesota Timberwolves, però, non potrà difendere il titolo perché messo ko da un infortunio quindi lascia ai propri colleghi Ryan Anderson, Matt Bonner e Stephen Curry il compito di trattenere il titolo nella Western Confence. Anderson è l’unico giocatore visto nel 2012 (eliminato al primo turno) a ripresentarsi nell’edizione odierna e lo fa cambiando maglia (passato da quella dei Magic a quella degli Hornets). Bonner e Curry  (rispettivamente di Spurs e Warriors) sono i due migliori tiratori della manifestazione (45.1% e 44.8%).  Da sottolineare che Curry aveva già partecipato alla gara del tiro da tre punti nell’edizione di Dallas 2010 arrivando alla fase finale dove fu battuto solo dall’esperienza di Paul Pierce (il quale segnò meno canestri complessivi, ma più “money ball”). A rappresentare la Eastern Conference troviamo, in ordine di percentuale da oltre l’arco, Steve Novak, Kyrie Iriving e Paul George.  Lo specialista del tiro da oltre l’arco di New York (Novak) è uno fra i più quotati per la vittoria del titolo seguito poi da Kyrie Irving (noto per il sangue freddo nei momenti “on-fire”). Statisticamente parlando il “peggiore” di tutti  è Paul George con 38.8% di media da oltre l’arco.
La novità del 2013, che accompagnerà tutto l’All-Star Sunday, riguarda l’introduzione dello “State Farm All-Star Saturday Night” ovvero un evento  di beneficienza dove ad ogni sfida (Shooting Stars, Skills Challenge, Three Point Contest, Slam Dunk Contest) vengono assegnati dei punti alle conference di appartenenza dei giocatori. Inoltre è bene sottolineare che il maggior numero di punti non viene necessariamente dato a chi vince il trofeo, ma a chi effettua la prestazione migliore (ad esempio: minor tempo impiegato oppure maggior numero di tiri realizzati). A fine serata si tirano le somme ed il team che vince avrà un premio dio 350.000 dollari da assegnare in beneficienza, mentre il secondo classificato dovrà “accontentarsi” di 150.000 dollari.

Edizione 2013 - Il vice-campione dell’edizione 2010 Curry esordisce per primo infilando tutte e tre gli ultimi money ball (ovvero i palloni colorati che valgano 2 punti al posto di 1) terminando con un totale di 17 punti. Ryan Anderson, l’unico ad aver partecipato alla gara dello scorso anno, è una vera e propria macchina del tiro da tre punti salvo incontrare problemi sul carrello frontale. Finito a quota 18 punti si piazza davanti a Curry,  ma tutti e due devono togliersi il cappello davanti all’uomo proveniente dagli Spurs: Bonner sembra aver un collegamento “diretto” con il canestro è non a caso conclude come il migliore di tutto il primo girone (Eastern inclusa) a 19 punti.  Parlando di conference est il duello si restringe fra il rookie of the year uscente Irving e il cecchino della Grande Mela Novak perché dopo Kyrie, che esordisce per primo finendo con 18 punti, Paul George dei Pacers mette a referto una prestazione davvero “povera” facendo scattare il cronometro dei 60 secondi prima di aver finito (10 punti in tutto). Steve Novak si ferma a 17 dunque i finalisti, sempre per la regola del migliore delle conference, sono Irving e Bonner.
Dotato del punteggio peggiore Irving è il primo a scendere in azione nella finale ed è subito determinato: manda a segno tutto il primo carrello, tutto il secondo tranne una palla, tutto il terzo, tutto il quarto e del quinto ne sbaglia 2. In totale sono 23 punti.  Il “White Sniper” di San Antonio prova a fare di meglio, ma non inizia troppo bene. Del primo carrello sbaglia i primi tre tiri ed infila gli ultimi due quindi prende il ritmo e del secondo non entra “solo” il money ball. Dalla postazione centrale fa un errore, dalla quarta ne fa due e del quinto fa 4/5. In totale i punti di Bonner sono 23 dunque ad alzare il trofeo di specialista del tiro da tre punti edizione 2013 è Kyrie Irving.