La biografia di



Mike Dunleavy
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Michael Joseph Dunleavy Jr. e' nato il 15/09/1980. Il basket in casa sua e' una tradizione, proprio per questo lui e' sempre stato considerato un "predestinato", il padre Dunleavy Senior, ha militato nell'Nba per 13 stagioni nel ruolo di playmaker in squadre come San Antonio, Philadelphia e Houston (arrivato in finale nel 1981 ma sconfitto da Boston). Terminata la carriera di giocatore ha intrapreso quella di assistente coach e poi quella di allenatore per Lakers, Milwaukee, Portland e attualmente sta allenando i Clippers.

Il giovane Dunleavy ha sempre seguito il padre nei suoi spostamenti iniziando a familiarizzare con l'ambiente Nba, e quindi con il basket, fin da bambino. Gia' alla Jesuit High School di Portland era fra i membri con piu' talento della squadra di pallacanestro. Il suo nome era nel mirino delle Universita' piu' prestigiose del paese e di Division One... Quindi non fu un caso se fini' per firmare la lettera d'intenti con Duke: qua' avrebbe potuto svilupparsi ulteriormente e crescere sotto la guida del mitico Coack Mike Krzyzewski (chiamato coach K).

Il suo primo anno al college fu il 99-00 dove nonostante fosse un rookie, quindi partiva dalla panchina, disputo 30 partite con un totale di 24.1 minuti ad incontro. Le sue cifre erano di 9.1 punti, 1.7 assists e 4.3 rimbalzi. Venne inserito nel quintetto dei migliori FreshMan della Acc con menzione d'onore. Trascorse il periodo estivo a migliorarsi tecnicamente e fisicamente sotto i consigli del padre e dei suoi amici collaboratori Nba, presentandosi l'anno seguente ancora piu' in forma. Coach K gli diede il posto di Ala Piccola titolare (anche se a volte veniva spostato a guardia) e Dunleavy Jr. disputo' un'annata davvero magica: i suoi minuti salirono a quota 29.3 ed anche le sue statistiche ebbero un picco verso l'alto: 5.7 rimbalzi, 2.6 assists e 12.6 punti. Il fatto importante, del suo anno da Sophomore, fu' che riusci avincere il titolo NCAA giocando una finale memorabile contro Arizona: chiuse con 21 punti di cui 18 fatti nel secondo periodo di gioco e come se non bastasse mise 3 triple consecutive in un arco di tempo pari a 45 secondi (in tutta la gara chiuse con 5/9 da tre punti)...

Anche da Sophomore fu inserito nel primo quintetto ACC con menzione d'onore. L'anno successivo, 2001-02, Duke non fu piu' in grado di vincere il torneo NCAA ma a livello di statistiche fu il migliore per Mike. I suoi minuti non salirono di molto, passo' a 32.4, ma le sue cifre parlavano di: 17.3 punti, 7.2 rimbalzi, 2.3 palle rubate e 2.1 assists ad incontro. Scrisse anche un record di punti pari a 30 messo a segno contro Wake Forest. Il suo nome era incluso fra i primi 10 giocatori della ACC per: punti, rimbalzi, percentuale dal campo, percentuale da tre punti, tiri da tre punti realizzati a partita e palle rubate. Lo stesso Coach Krzyzewski rimase talmente stupito di lui che in un intervista disse: "E' il giocatore piu' versatile che si sia mai visto da queste parti dai tempi di Grant Hill"... Un paragone di questo calibro fatto da un "guru" come coach K e le sue statistiche di primo livello proiettarono Dunleavy verso il Draft Nba. Sempre da Junior fu secondo quintetto All America e primo quintetto ACC.

A dire la verita' lui sarebbe rimasto ancora un anno al College, dove si trovava molto bene, pero' fu convinto dal padre ad inserire il suo nome nel Draft non solo per sfruttare il momento positivo ma anche perche' i giocatori che fanno tutti e quattro gli anni di College, oggi come oggi, sono considerati con meno credito degli altri. Rimase perplesso fino all'ultimo ma poi Golden State gli fece capire che avrebbe usato la sua chiamata per prenderlo. Cosi' fu la terza scelta assoluta del Draft 2002.

Il suo primo anno nella Nba non fu affatto facile per diversi motivi: prima di tutto doveva abituarsi a disputare 82 partite contro degli avversari completamente diversi da quelli del College (in oltre nella Wester Conference le sere dove si trovava faccia a faccia con i vari Garnett, Nowitzki o Wallace non erano rare) inoltre i Warriors contavano gia' un giocatore del calibro di Jamison come small forward e Jason Richardson come guardia. Trascorse un anno prevalentemente giocando pochi minuti e facendo tanta esperienza. Alla fine concluse con 82 partite disputate, 15.9 minuti, 5.7 punti, 1.3 assists e 2.6 rimbalzi.

Durante l'estate la dirigenza dei Warriors decise di attuare una ricostruzione della squadra dando piu' spazio ai giovani talenti rilegati in panchina. Cosi' fu scambiato Jamison e si libero' il posto di ala piccola titolare che venne dato a Dunleavy. Complessivamente disputo' 75 partite (69 volte fu titolare) e fece registrare 11.7 punti, 5.9 rimbalzi e 2.9 punti in 31.1 minuti di utlizzo. Sotto la guida di coach Montgomery, nel 2004/05, Mike, continuo' ad avere un minutaggio praticamente identico (32.5 minuti di impiego) ed anche le sue cifre non subirono grossi cambiamennti (13.4 punti, 5.5 rimbalzi, 2.6 assists). La stagione seguente, nonostante la presenza in squadra di Baron Davis (uno dei migliori assist-man della lega), Dunleavy, con a disposizione sempre lo stesso numero di minuti (30 circa), non riusci' a fare nessun tipo di progresso. Anzi i suoi numeri registrarono una flessione verso il basso: 11.5 punti, 5 rimbalzi, 2.9 assists. Non c'e' da stupirsi quindi se gia' durante il corso dell'anno, quando i Pacers dovevano cedere Artest, venne piu' volte fatto il nome di Mike come ipotetica contropartita nella trade (poi Indiana opto' per lo scambio con i Kings). Durante l’estate sembrava che il roster dei Warriors (Dunleavy incluso) dovesse subire profondi cambiamenti (per il dodicesimo anno consecutivo niente playoffs) pero’, alla fine, pago’ solamente Coach Montgomery a cui, una volta licenziato, subentro’ Don Nelson.

Sotto la guida di Nelson continuo’ ad essere utilizzato prevalentemente come sesto uomo ed il suo rendimento, dopo 39 partite, sali’ a 14 punti e 5.7 rimbalzi. Tuttavia la franchigia con sede ad Oakland continuava ad avere un record perdente quindi la dirigenza opto’ per cederlo (con Biedrinis, Murphy, Diogu e McLeod) ai Pacers come contropartita di Harrington, Jackson, Jasikevicious e Powell. Ad Indianapolis disputo' 43 partite (sempre titolare) nelle quali, nonostante il suo minutaggio sia passato da 26.9 a 35.9 minuti, il rendimento ando’ calando e concluse la stagione con 12.8 punti, 5.3 rimbalzi e 2.8 assists a partita. L'opinione pubblica, visto il suo altissimo stipendio, la mancata qualificazione dei Pacers alla post-season ed il successo della coppia Jackson-Harrington ai Warriors, inizio' a criticare sia lui che la decisione della dirigenza di acquistarlo.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
19.1
5.2
3.5

Sotto Coach O’Brien, arrivato in estate, Dunleavy non ottiene solo i gradi di titolare fisso (82 volte su 82 partite) ma anche il ruolo di principale bocca di fuoco dei Pacers. Mike conclude a pari merito con Granger come miglior realizzatore della squadra ed il suo contributo da’ ragione alla dirigenza e scaccia via le voci dei suoi detrattori pronti ad etichettarlo come “bidone”. Dopo l’All Star Game, quindi nella corsa ad un posto nei playoffs 2008, Dunleavy incrementa ulteriormente il suo rendimento passando da 17.3 punti, 5.7 rimbalzi e 3.4 assists a 22.3 punti, 4.3 rimbalzi e 3.7 assists. I Pacers non riescono a qualificarsi ma sono comunque l’ultima squadra della Eastern Conference ad arrendersi per la lotta all’ottavo posto. Ad Indianpolis in estate dovranno risolvere diversi “punti interrogativi” (O’Neal e Tinsley) ma il contributo di Dunleavy non si puo’ di certo criticare.

Per scoprire la galleria fotografica di Mike cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Mike Dunleavy